Dal 2015 al 2023 l’ascolto in streaming delle stazioni radiofoniche già diffuse in AM/FM è raddoppiato. A fruirne non sono solo i target giovani, ma anche la fascia 55+.
Sintesi
L’istituto di ricerca americano Edison Research, che cura la rilevazione Share of Ear, annota il lento, ma costante, trasferimento dell’ascolto radiofonico dagli apparecchi radiofonici tradizionali ai device connessi. In breve, l’ascolto in streaming.
Dal 2015 al 2023 raddoppiato lo streaming per le stazioni non native digitali
Dal 2015, la porzione totale di tempo di ascolto radiofonico che proviene dagli streaming è più che raddoppiata, passando dal 6% al 13% degli ascoltatori di età 13+ negli Stati Uniti, secondo gli ultimi dati dell’indagine Share of Ear.
Dal 2015 al 2023 raddoppiato l’ascolto in streaming delle radio
Come mostra il grafico in apertura, la quota di ascolto streaming delle radio già diffuse in AM/FM in streaming sta aumentando all’incirca allo stesso ritmo tra tutte le fasce d’età.
Anche gli over 55 tendono allo streaming radio
“Ovviamente – si legge nel rapporto di Edison Research – il target giovanile è più propenso all’ascolto streaming. Tuttavia, anche gli ascoltatori radiofonici di età pari o superiore a 55 anni dedicano ormai il 9% del tempo di ascolto radiofonico all’IP”.
L’auto fa la differenza
“Un fattore importante nel ritmo del cambiamento è la quantità di ascolto della radio in auto. Mentre chiunque abbia uno smartphone può ascoltare lo streaming in un veicolo, riteniamo che solo l’1% del tempo della radio in auto avvenga via IP”, spiega Edison Research.
La media
Ciò, ovviamente, significa che il dato medio (9%) va di molto aumentato per l’ascolto casalingo, che presto potrebbe superare quello con ricevitori tradizionali.
Il superamento del 2022
“Nel 2022 abbiamo segnalato che il tempo trascorso con tutto l’audio sullo smartphone ha superato, per la prima volta, il tempo trascorso su un device per l’ascolto radio via etere (sia esso ricevitore stand-alone o autoradio)”, evidenzia Edison Research.
Progressione certificata
Una conseguenza delle progressione che questi aspetti della rilevazione Share of Ear hanno evidenziato”, conclude l’istituto americano. (E.G. per NL)