Come avevamo anticipato, ecco (per la prima volta) le sintesi vocali della DJA per il mercato USA. Si tratta di un livello qualitativo che lascia veramente a bocca aperta e che alzerà, ancora di più, il livello del dibattito in corso tra i sostenitori della necessità di cavalcare una novità e i detrattori tout court.
DJA italiana
Come noto, NL è stata la prima testata a dare conto dell’introduzione dell’intelligenza artificiale in ambito radiofonico (per la tv ci vorrà ancora qualche tempo), in particolare, a riguardo del primo esperimento italiano in tal senso basato sulla tecnologia Peperoni AI di 22HBG (ideatore del noto aggregatore di flussi streaming radiofonici FM World).
Sperimentazione in due fasi
In Italia la sperimentazione di 22HBG è stata divisa in due parti: una per l’ideazione dei testi; l’altra per la sintesi vocale.
Avvio 1^ fase
La prima è iniziata il 1° marzo e nei prossimi giorni renderemo disponibili dei campioni. La seconda, invece, necessiterà di qualche mese per i processi di sintesi vocale.
I test DJA USA
Negli USA, invece, l’equivalente statunitense di 22HBG, Futurimedia, di cui ci siamo occupati settimana scorsa, ha già pubblicato i primi campioni delle produzioni dei DJA.
Livello impressionante
Si tratta di un livello qualitativo oggettivamente molto elevato che ha immediatamente aperto un dibattito anche negli Stati Uniti.
Campioni DJA
I campioni sono disponibili per l’ascolto qui. E riteniamo che non servano ulteriori commenti.
https://futurimedia.com/radiogpt/
Grandi interesse
Nel frattempo, anche in Italia risultano in corso valutazioni sull’opportunità di iniziare altri test.
Ma è roba per grandi. Per ora
Tuttavia, quelle di DJA, sono soluzioni valutate per ora non tanto dalle piccole emittenti (la tecnologia a livello di costi non è ancora accessibile ad imprese radiofoniche minori), quanto da almeno un paio di gruppi nazionali. Vi terremo aggiornati. (M.R. per NL)