Radio e Tv. Milleproroghe 2023 (L. 14/2023): aiuti per decoder DTT e per Radio Radicale e bando per carry nazionale DAB per Radio Vaticana

grattacielo Pirelli, Milleproroghe 2023

Milleproroghe 2023: bando per trasporto nazionale DAB Radio Vaticana (a carico dello Stato italiano) prorogato contratto servizio MIMIT-RAI; aiuti per decoder DTT e Radio Radicale.
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 27/02/2023 la Legge n. 14/2023 di conversione, con modificazioni, del decreto legge n. 198/2022 (cd. Milleproroghe 2023).

Norme del Milleproroghe 2023 per il sistema rtv

Relativamente al settore radiotelevisivo, le norme di particolare interesse sono contenute all’art. 12 , di cui proporniamo una sintetica disamina.

Milleproroghe 2023: proroga contratto servizio MIMIT-RAI

Nel merito, il comma 2 del citato art. 12 dispone che “Al fine di consentire il rispetto del termine stabilito dall’articolo 5, comma 6, della legge 28 dicembre 2015, n. 220, nonché il pieno esercizio delle competenze della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, il termine di scadenza del contratto di servizio vigente tra il Ministero delle imprese e del made in Italy e la RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. è differito al 30 settembre 2023”.

Milleproroghe 2023: aiuti per decoder DTT

Il comma 2-bis stabilisce, invece, che “Fino alla data del 31 dicembre 2023, fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, commi da 482 a 485, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, il fornitore del servizio universale ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, procede, su richiesta e nei limiti delle forniture disponibili, alla consegna anche agli enti del Terzo settore dei decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVB-T2/HEVC) di prezzo non superiore ad euro 30, a valere sulle risorse disponibili già impegnate”.

Milleproroghe 2023: carry DAB nazionale per Radio Vaticana

Il comma 5 introduce le modalità di attuazione dell’Accordo tra l’Italia e la Santa Sede in materia di radiodiffusione televisiva e sonora del 14 e 15 giugno 2010, stabilendo che “il Ministero delle imprese e del made in Italy predispone entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto una procedura di gara con offerte economiche al ribasso per selezionare un operatore di rete titolare di diritto d’uso radiofonico nazionale in tecnica DAB che renda disponibile, senza oneri, per la Città del Vaticano, per un periodo pari alla durata dell’Accordo, la capacità trasmissiva di un modulo da almeno 36 unità di capacità trasmissiva su un multiplex DAB con copertura nazionale.

Valore trasporto annuale: non più di 338.000 euro

In correlazione con tale disposizione, il successivo comma 6 dispone che “Al fine di rimborsare gli importi di aggiudicazione corrisposti dall’operatore di rete che renda disponibile senza oneri per la Città del Vaticano per un periodo pari alla durata dell’Accordo la capacità trasmissiva ai sensi del comma 5, è autorizzata la spesa di 338.000 euro annui a decorrere dall’anno 2023. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2022, allo scopo utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale”.

Milleproroghe 2023: aiuto a Radio Radicale

Quanto, infine, a Radio Radicale, al comma 5-bis, si dispone che “Il contributo di cui all’articolo 30-quater, comma 2, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 , è riconosciuto, alle condizioni e con le modalità ivi previste, nel limite di spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2023. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente comma, pari a 2 milioni di euro per l’anno 2023, si provvede a valere sulle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, di cui all’articolo 1, comma 1, della legge 26 ottobre 2016, n. 198, nell’ambito della quota destinata agli interventi di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri”. (E.G. per NL)

foto antenne di Floriano Fornasiero

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