Enrico Galletti, RTL 102.5: Mentre altri mandavano TG registrati noi annunciavamo l’attacco militare in diretta. Tutti svegliati nel cuore della notte, in studio già prima delle quattro. Le agenzie sono solo una delle fonti. Twitter e l’importanza del fact checking.
Intervista a Enrico Galletti, prima parte
Giovedì 24/02/2022 avevamo programmato un’intervista a Enrico Galletti, ventiduenne conduttore di Non Stop News. Argomento: i giovani e la radio. Inevitabilmente, visto l’attacco militare iniziato proprio quel giorno, la prima parte dell’intervista si è trasformata in una conversazione su come funziona la redazione dell’emittente in questi casi e su come si è riusciti a ribaltare tutta la programmazione prevista pur mantenendo la consueta fluidità nell’emissione.
Articolo e podcast
Abbiamo pertanto pensato di suddividere la conversazione con Enrico in due appuntamenti, spostando al secondo – che sarà probabilmente anche disponibile in versione podcast (nell’ambito della sezione NL Media Monitor) – l’originale argomento radio e giovani.
L’attacco militare all’Ucraina
La sera di mercoledì 23/02/2022 l’attacco all’Ucraina da parte della Russia appariva ormai inevitabile. Ma nessuno ancora sapeva esattamente quando avrebbe avuto inizio; né ci si aspettava avvenisse con tanta intensità. Come ormai sappiamo, l’invasione è partita verso le quattro del mattino di giovedì – ora italiana.
Prima del World Service
E come ai tempi del tristemente famoso nine-eleven (attacco alle torri gemelle), RTL 102.5 ha modificato la propria programmazione fornendo a partire dalle ore 4:17 del mattino notizie in tempo reale, anticipando perfino lo storico World Service della BBC.
Mentre tutti dormivano
Contemporaneamente Sky TG 24 trasmetteva i TG registrati la sera precedente e perfino le radio italiane dedicate alle news proseguivano la loro consueta programmazione. Insieme a Giusi Legrenzi, Davide Giacalone e Massimo Lo Nigro, Enrico Galletti era come ogni mattino alla guida di Non Stop News.
Enrico Galletti
Forte di un’esperienza presso La Provincia di Cremona e in Fanpage.it, Enrico ha iniziato a scrivere per il Corriere della sera nel 2017. Dal 2019 è una delle voci di RTL 102.5. Nel marzo del 2021, a soli 21 anni, ha preso il posto di due voci storiche alla conduzione di Non Stop News, uno dei programmi più’ importanti della prima radio d’Italia.
Profilo
Ecco come Enrico si descrive sul sito della radio: “Sono appassionato di cronaca e tecnologia, a RTL 102.5 mi occupo anche del lato digital e dei social. Sono stato inviato al Festival di Sanremo nel 2019 e 2020. Ora faccio quello che mi piace: parlo, scrivo, cerco storie e le racconto. E quel bambino che a sette anni voleva fare il giornalista, sorride”.
L’intervista
(Newslinet) – Giovedì 24/02/2022 avete annunciato l’invasione dell’Ucraina già alle 4 e 17 del mattino. Come avete gestito l’emergenza, vi eravate preparati un palinsesto apposito?
(Enrico Galletti) – Guarda, ti dico di no: per eventi cosi anche una preparazione non sarebbe sufficiente. La prima agenzia è arrivata qualche minuto prima delle quattro e c’è stato un segnale inequivocabile che stava accadendo qualcosa d’importante. Un’altra agenzia alle 3 e 30 dava infatti conto della chiusura degli aeroporti. Il mio collega Giovanni Perria è corso subito in redazione ed era in onda addirittura prima delle quattro.
Tutti svegliati nel cuore della notte
Poi siamo arrivati tutti noi. Il mio programma come ricordavi tu inizia alle sei, ma noi siamo eravamo li tutti prima: il direttore Ivana Faccioli, Giusi, Massimo… Insomma ti dico, impossibile fare un piano per seguire questi eventi.
L’impatto sugli ascoltatori
E soprattutto non si può prevedere l’impatto che queste notizie hanno su chi ci ascolta: alcune cose hanno un grande impatto, altre meno. È evidente che una guerra vada seguita a 360 gradi, dunque la scaletta che avevamo preparato il giorno prima la abbiamo buttata: quando siamo arrivati – erano le 4 e 30 – abbiamo iniziato a crearne una nuova facendo ipotesi sugli ospiti con cui partire…e poi abbiamo seguito gli eventi. In un quadro che cambiava minuto dopo minuto.
Le agenzie sono solo una delle fonti
(NL) – Siete riusciti a dare alcune notizie addirittura prima di BBC World service, che noi di NL stavamo ascoltando in parallelo. Come avete fatto?
(E.G.) – Beh, la nostra fonte principale sono le agenzie, noi siamo abbonati a tutte. Giovedì in particolare la prima a parlare dell’attacco militare è stata l’Ansa. Ma non abbiamo solo quello. Considera questo, noi non abbiamo i corrispondenti classici, ma tutta una serie di persone che sono in giro per il mondo e collaborano in prima persona: possiamo “buttarli in onda” immediatamente, basta che abbiano un telefono. È una fonte impagabile.
Social Media
E poi c’è Twitter! Molti dicono che i social veicolano le fake news, ma in casi come questo non è vero: i social hanno veicolato video, foto e informazioni direttamente dall’Ucraina. Noi avevamo twitter sempre aperto, ma attenzione, le notizia che ci forniva venivano tutte verificate.
Hashtag
(NL) – Come fate, seguite degli hashtag o degli handle specifici?
(E.G.) – In genere si crea automaticamente un hashtag di riferimento. Come nel caso del paziente uno di Codogno, si crea un hashtag in tendenza ed è quello da tenere d’occhio. Ma voglio sottolinearlo: si tratta di un input importante, non di un’informazione da dare in diretta. Sullo spunto “Su Twitter dicono che…” parte il nostro lavoro, che sotto il controllo del direttore Faccioli è quello di porre la domanda al nostro ospite in diretta sul posto, di verificare la notizia per poi proporla direttamente. Se non considerassimo i social non potremmo avere questa immediatezza.
Due redazioni al lavoro
(NL) – Questo lavoro lo avete fatto voi, l’equipe che potevamo vedere in studio e che comprendeva – mi pare – 5 persone inclusa Faccioli o c’era un’equipe a lavorare dietro le quinte?
(E.G.) – Ovviamente ci sono le redazioni di Milano e Roma che operavano in base allo schema deciso saggiamente da Faccioli: tenere in tutti i programmi sempre un giornalista in onda, una cosa andata avanti anche in quelli non legati all’attualità come La Famiglia, Miseria e Nobiltà eccetera. Il giornalista poteva intervenire appena fosse opportuno, affiancato delle redazioni che effettuavano il filtraggio di cui abbiamo parlato e che selezionavano le voci da mandare in onda.
Un editore operaio
E poi c’è il nostro editore (Lorenzo Suraci, ospite frequente di NL, ndr) che è una grande risorsa. Lui è sempre sul pezzo, ma in queste occasioni diventa partecipe in prima persona, valida le decisioni importanti, un grande stimolo per tutti. (segue – M.H.B. per NL)