Emilio Tarabella, pioniere della radiotelevisione e dello spettacolo in Versilia è morto il 1° settembre all’età di 92 anni per un ictus celebrale.
Nato ad Azzano di Seravezza nel 1922, fin da adolescente mostrò una talentuosa inclinazione verso le varie arti. Si trasferì subito a Forte dei Marmi, dove fu il primo a dar vita nella propria casa ad un moderno e pioneristico studio di registrazione dove "sfornava" su nastri a otto piste vinili a 78 giri (tra cui il primo disco inciso dall’allora sconosciuto Zucchero col gruppo Piano Verticale). All’inizio degli anni ’70 con una telecamera che pareva una scatola delle scarpe e una specie di cassettone a bobine che era poi uno dei primi videoregistratori usati da qualcuno che non fosse della Rai diede vita nella stessa soffitta a Tele Forte Versiliana. Nel 1973 fondò a Viareggio la Stazione Televisiva – Tele Troupe e fu il primo in Italia a realizzare un pulmino mobile televisivo che disponeva della regia video e di un complesso sistema di cavi che registravano le immagini riprese dalla telecamera e poi trasmesse a circuito chiuso in sale o ritrovi. Nel 1978 fu anche tra i fondatori di Radio Forte dei Marmi e del giornale omonimo. Un uomo geniale ed istrionico che fu anche scrittore, regista, autore di canzoni e di testi teatrali. Tantissime anche le sue pubblicazioni, tra le quali "La Bibbia della Radio" e "Bè mì tempi". I funerali si svolgeranno mercoledì alle 15.30 alla Chiesa di Forte dei Marmi. A Forte dei Marmi il Sindaco ha proclamato il lutto cittadino e l’intitolazione di un teatro a colui che dedicò tutta la sua vita al paese, scrivendo, filmando, parlando (R.R. per NL)