Le Commissioni riunite Ambiente ed Attività Produttive della Camera hanno concluso l’esame del d.d.l. di conversione in legge del D.L. n. 17/2022, (rubricato “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”), cosiddetto Decreto Energia, approvando, tra le altre cose, una riformulazione dell’emendamento 25.011 (Dal Moro Gian Pietro, Serracchiani Debora, Pellicani Nicola) in tema di riassegnazione di risorse in favore dell’emittenza locale (radio e tv).
Credito d’imposta per investimenti pubblicitari rimodulato da Decreto Energia
L’emendamento nel processo di conversione in legge del Decreto Energia prevede che, a decorrere dall’anno 2023, il credito d’imposta riservato alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sia concesso solo con riferimento a campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica anche on line e non più a quelle effettuate sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
Contribuzione diretta a radio e tv locali
Allo scopo, il provvedimento emendato dispone che il limite di spesa per il credito d’imposta suindicato sia ridotto a 30 milioni di euro a fronte di un incremento di 15 milioni di euro annui, da destinare alla quota spettante al Ministero dello Sviluppo Economico, relativamente al Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. In altri termini, formando così una contribuzione diretta.
L’iter legislativo
Dal punto di vista operativo, il provvedimento arriverà alla Camera lunedì prossimo (11/04/2022) con l’illustrazione dei contenuti principali del testo a seguito delle modifiche apportate.
All’approvazione della Camera seguirà l’esame, in seconda lettura, del Senato, si suppone senza modifiche. Il Decreto legge 17/2022 dovrà comunque essere convertito in legge entro il 30/04/2022. (E.L. per NL)