Si è svolta nei giorni scorsi a Perugia la cerimonia di proclamazione dei vincitori del bando indetto dal Corecom dell’Umbria e dedicato a “ Turismo slow: raccontare per promuovere l’Umbria. Economia e cultura, il futuro è digitale ”. Alla selezione hanno partecipato sedici video e sei podcast narrativi per promuovere appunto il ‘turismo lento’ in Umbria tra i giovani, presentati dalle emittenti televisive e radiofoniche locali e dalle associazioni del territorio. Il tutto nell’ambito del progetto ‘Tv di Comunità 2019’ organizzato dal Corecom, di cui questo periodico ha già riferito in passato.
A presiedere la cerimonia di proclamazione dei vincitori del bando sul Turismo slow sono stati gli stessi componenti del Comitato Regionale per le Comunicazioni umbro, ovvero il presidente Marco Mazzoni e i consiglieri Maria Mazzoli e Stefania Severi (peraltro prossimi alla scadenza di mandato).
Gli scopi dell’iniziativa
“L’intento, in questi ultimi anni particolarmente difficili per la nostra regione – ha spiegato il presidente Mazzoni – , è stato quello di sostenere una comunicazione dal basso, per dare voce a quanto di bello e buono c’è nei territori, che non sempre riescono ad essere protagonisti in chiave positiva. In particolare, questa edizione si è focalizzata sul Turismo slow (turismo lento), motore di sviluppo delle zone interne, delle piccole realtà ricche di tradizioni, che i giovani sono chiamati a conoscere, conservare, comunicare”.
A spiegare in dettaglio il progetto è stata Maria Mazzoli, che ha anche coordinato la presentazione dei prodotti multimediali presentati sul tema del Turismo slow, selezionati da una giuria di esperti del settore, composta dai giornalisti Alvaro Fiorucci e Gianfranco Ricci e da Paola De Salvo, docente dell’Università di Perugia.
Prevale Umbria Tv
Fra le emittenti televisive, al primo posto si è piazzata Umbria Tv, che, con 100 punti, riceverà un contributo di 9.000 euro in virtù dei video “Umbria, un mondo intero” e “Vivi slow, vivi l’Umbria”.
Al secondo posto del bando Tv del Turismo slow, ecco invece Rtua (Tele Orvieto Due) con 85 punti (7mila euro) per “Percorsi – Ho cambiato marcia” e “Percorsi – Tra i due fiumi”. Terza è risultata Tef Channel con 75 punti (4 mila euro) per “Umbria da guinness” e “Marmore uno spettacolo di cascate”. Infine, al quarto posto per questa sezione del Turismo slow si è piazzata Tele Radio Gubbio con 50 punti (3mila euro) per “La Via dello spirito – tra il sasso del Catria e il monte Cucco” e “Passeggiando per il canyon del Bottaccione”.
Radio Tadino si mette in luce
Per ciò che riguarda le emittenti radiofoniche, al primo posto è risultata Radio Tadino con 85 punti e un contributo di 4mila euro per i podcast “La casa della nonna” e “Profumo di storia”. Al secondo posto spazio a Radio Gente Umbra con 75 punti e 2.500 euro per “Bevagna, l’arte del Medioevo che ha cambiato la città” e “Il riscatto di una comunità: Rasiglia e le sue sorgenti”. Terza, poi, fra le emittenti radiofoniche in tema di Turismo slow è Radio Regional (trasmette in AM) con 65 punti (1.500 euro) per i due podcast della serie “Viaggio intorno ai suoni dell’Umbria”.
Le associazioni
Per completezza di informazione, precisiamo infine che fra le associazioni hanno prevalso, nell’ordine, RealMente per i video ‘The sound of Perugia’ e “Le ceramiche di Deruta. A real experience” e Menteglocale per “Le ciclovie dell’Umbria. Narni-Otricoli” e “Trasimeno a cavallo”. Seguono, sempre in tema di Turismo slow, Argo con “Un fantasma a Perugia” e “2135 edizione straordinaria” e Nuovo Ente Palio dei Quartieri per “Nocera Umbra oasi di pace e natura” e “Nocera Umbra: l’arte medievale del centro storico”.
Le difficoltà di TeleTerni
Rimaniamo in Umbria – cambiando argomento – per segnalare la nota con cui l’Associazione Stampa Umbra e la Federazione Nazionale della Stampa hanno chiesto un incontro urgente alla proprietà di Nuova Teleterni “per verificare la situazione dell’emittente e dei lavoratori dipendenti”.
Secondo i due organismi, “alla necessità di fare piena chiarezza sul permanere delle difficoltà dell’azienda a pagare stipendi e versare contributi, si aggiunge l’esigenza di comprendere la recente iniziativa dell’editore, che, di concerto con la redazione, ha deciso per protesta di mettere in onda il telegiornale in forma ridotta e senza servizi filmati”.
Infatti “l’appello a sostenere economicamente l’emittente che attraverso un messaggio video la proprietà rivolge alle istituzioni e alle aziende del territorio è purtroppo un’ulteriore conferma della fondatezza delle preoccupazioni sulla prosecuzione dell’attività televisiva e sulla tutela dei posti di lavoro già espresse a dicembre dall’Asu e dalla Fnsi”. (M.R. per NL)