Forse pensavano che bastassero quattro soldi per zittire le oltre mille radio e tv locali che da fine febbraio stanno protestando con decine di migliaia di spot contro la soppressione delle provvidenze per l’editoria.
Eppure il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ha ritenuto di esaltare le briciole gettate dalla finestra dal Governo Berlusconi: "Il consiglio dei Ministri ha tenuto fede all’impegno assunto nei confronti del settore delle emittenti radiotelevisive locali", ha riferito tramite una nota con la quale ha enfatizzato la carità elargita "all’interno del decreto incentivi approvato oggi, su proposta del ministro Scajola". "Dieci milioni di euro a ristoro parziale dei tagli operati sul fondo per l’emittenza", che secondo il ministro sarebbero "un primo concreto segnale di attenzione che elimina ogni dubbio rispetto alla effettiva volontà del governo di sostenere un settore tanto importante per l’economia e la stessa vita democratica del Paese". In realtà, come è evidente, si tratta di poco più che un contentino dal sapore elettorale. Comunque un risultato concretamente ben lontano dal ripristinare quello che il Governo ha tolto ingiustamente alle emittenti locali per consegnare alle testate di partito con il vergognoso blitz attuato in occasione della conversione in legge del DL Milleproroghe. "Il ripristino di 10 milioni per le tv locali, inserito nel decreto incentivi, è solo una piccola parte di quanto chiesto all’unanimità dal parlamento su proposta del Pd", ha contestato Paolo Gentiloni, responsabile comunicazioni del Pd, che ha aggiunto: "Il fondo del ministro dello Sviluppo per le tv locali resta al di sotto del livello raggiunto con il governo Prodi. Per non parlare dei 15 milioni sottratti al dipartimento dell’editoria. Il ruolo dell’emittenza locale è fondamentale per il nostro pluralismo informativo e per questo a questo primo intervento deve seguire il pieno reintegro delle risorse sottratte". Scontato, quindi, che la protesta delle emittenti locali continuerà finché il Governo non mostrerà di avere veramente interesse a sostenere l’informazione libera ed indipendente. Con fatti concreti e non con gesti di elemosina. (A.M. per NL)