Potevano beneficiare del contributo le imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive, le imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa.
Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria – Anno 2022
È stato emanato in data 13/06/2024 il decreto del Capo del Dipartimento che approva l’elenco delle imprese del settore radiotelevisivo cui sono riconosciuti i contributi previsti dall’articolo 5, comma 2, lettere a), b) e c) del D.P.C.M. 28/09/2022 e disciplinati dall’articolo 2 del decreto del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 12/09/2023.
Erogazione
I contributi saranno erogati, al netto della ritenuta IRES, mediante accredito sui conti correnti dei beneficiari indicati nelle domande di accesso all’agevolazione.
100% risultato
“Siamo estremamente soddisfatti del risultato: il 100% delle imprese assistite da Consultmedia è stato ammesso ai contributi e riceverà a breve l’erogazione materiale delle somme spettanti”, ha commentato Alessio Negretti, giurista di Consultmedia, la più importante struttura italiana di competenze a più livelli in ambito radiotelevisivo che ha seguito nell’iter circa il 30% delle imprese beneficiarie.
Elenco
La disciplina per il fondo straordinario
Il decreto, in particolare, disciplina il contributo straordinario per le copie vendute (articolo 3 del D.P.C.M. 28/09/2022) e il contributo per gli investimenti in tecnologie innovative effettuati nel 2022 da imprese editrici di quotidiani e periodici, agenzie di stampa, fornitori di servizi di media audiovisivi nazionali e locali, titolari di concessioni radiofoniche, fornitori di contenuti radiofonici digitali e i consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB (articolo 5 del D.P.C.M. 28/09/2022).
Contributo a fondo perduto per gli investimenti in tecnologie innovative 2022
A riguardo di quest’ultimo aspetto, ricordiamo che l’articolo 1, comma 375, della legge 30 dicembre 2021 n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” con dotazione pari a 90 milioni di euro per l’anno 2022 e di 140 milioni di euro per l’anno 2023.
D.P.C.M. 28/09/2022: ripartizione fondo straordinario
Con il D.P.C.M. 28/09/2022, emanato di concerto con il Ministro del lavoro, il Ministro dello sviluppo economico ed il Ministro dell’economia e delle finanze, sono state ripartite le risorse del Fondo Straordinario per il 2022. “In particolare, l’articolo 5 del suddetto D.P.C.M. ha previsto un contributo a fondo perduto per l’anno 2022 di complessivi 35 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa, volto ad incentivare gli investimenti orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale nel settore dell’editoria radiofonica e televisiva, delle imprese editrici di quotidiani e periodici e delle agenzie di stampa”, ricorda Negretti.
Destinatari particolari
In particolare il contributo era destinato alle imprese che avessero effettuato investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzate al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione da parte dell’utenza.
Stanziamenti e finalità fondo straordinario
L’articolo 5, comma 2, del medesimo D.P.C.M. 28/09/2022 disponeva che le suddette risorse fossero ripartite secondo gli stanziamenti e per le finalità di seguito indicati.
FSMA nazionali
10 milioni di euro erano destinati agli investimenti di fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali titolari di numerazione LCN attribuita secondo quanto previsto dalla delibera AGCOM 116/21/CONS, con esclusione dei soggetti a partecipazione pubblica e dei soggetti titolari di LCN destinati esclusivamente alla diffusione di programma di televendite.
FSMA locali
10 milioni di euro erano destinati agli investimenti di fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) operanti in ambito locale, che, all’esito delle procedure adottate in attuazione dell’articolo 1, comma 1034, della legge n. 205/2017, avessero avuto accesso alla capacità trasmissiva nelle aree tecniche di cui alla delibera AGCOM 19/39/CONS.
Radiofonia
7,5 milioni di euro erano destinati agli investimenti dei titolari di concessioni radiofoniche, dei fornitori di contenuti radiofonici digitali e dei consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB, previsti dalla delibera AGCOM 664/09/CONS.
Editori di giornali e agenzie di stampa
Infine, 7,5 milioni di euro, erano destinati agli investimenti delle imprese editrici di giornali e periodici e delle agenzie di stampa.
Radio e Tv
Per le imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive (articolo 5, comma 2, lettere a), b) e c), del D.P.C.M. 28/09/2022 e articolo 2, comma 2, lettere a), b) e c) del decreto del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria 12/09/2023) costituivano requisiti per l’accesso al contributo:
- la sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo;
- la residenza fiscale in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
- il possesso di titoli autorizzatori in corso di validità, ai sensi delle delibere AGCOM 353/11/CONS e 664/09/CONS per i rispettivi ambiti di competenza, nel periodo cui si riferiscono le misure di cui al presente provvedimento;
- per i soggetti di cui alle lettere a) e b) del comma 2, la corretta e continuativa diffusione dei marchi associati alle numerazioni LCN di cui si è titolari;
- per i soggetti di cui alla lettera c) del comma 2, la corretta e continuativa diffusione dei programmi e dei contenuti radiofonici riconducibili alla concessione e/o all’autorizzazione di cui si è titolari;
- per gli investimenti sostenuti dai consorzi di imprese editoriali di cui alla medesima lettera c) attraverso società mandatarie in esclusiva, l’espressa previsione nello statuto della società mandataria che ha sostenuto le spese.
- Il regolare adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali.
Giornali, periodici ed agenzie di stampa
Per le imprese editrici di giornali e periodici e agenzie di stampa (articolo 5, comma 2, lettera d), del D.P.C.M. 28/09/2022 e articolo 2, comma 2, lettera d), del decreto del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria 12 settembre 2023) costituivano requisiti per l’accesso al contributo:
- la sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo;
- la residenza fiscale in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
- l’indicazione nel registro delle imprese del codice di classificazione ATECO 58.13 (edizione di quotidiani), 58.14 (edizione di riviste e periodici) o 63.91 (attività delle agenzie di stampa).
- l’scrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
- Il regolare adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali.
Come e quando presentare la domanda
Le imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive che intendevano accedere al contributo per l’anno 2022, potevano presentare la domanda dal 7/11/2023 all’11/12/2023, attraverso la procedura informatizzata resa disponibile mediante portale sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Domande accesso fondo straordinario
Le domande potevano essere presentate sulla piattaforma informatica raggiungibile all’indirizzo http://fondoeditoria.mise.gov.it.
Misure anno 2023
“Ricordiamo che il D.P.C.M. 10/08/2023 ha previsto un contributo per gli investimenti in tecnologie innovative anche per l’annualità 2023”, sottolinea Negretti. “Nello specifico, l’art. 6 del Decreto in questione ha disposto uno stanziamento per la richiamata finalità pari a 45 milioni di euro”.
Nuova ripartizione fondo straordinario
“Per l’annualità 2023, 20 milioni di euro saranno destinati agli investimenti dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali; 15 milioni di euro, agli investimenti dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) operanti in ambito locale; infine, 10 milioni saranno destinati agli investimenti dei titolari di concessioni radiofoniche, dei fornitori di contenuti radiofonici digitali e dei consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB, previsti dalla Delibera AGCOM 664/09/CONS“, avverte il partner Consultmedia.
Vaglio Commissione UE
“Come per il fondo stanziato per gli investimenti tecnologici 2022, si attende l’autorizzazione della Commissione Europea per l’adozione del decreto attuativo che renderà possibile la presentazione delle istanze di accesso ai benefici 2023”, conclude Negretti. (E.G. per NL)