Radio e Tv. Ecco il testo dei commi della legge di Bilancio 2019 (AC 1334-B) che disciplinano il refarming dello spettro radioelettrico per far posto al 5G

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L’AC 1334-B è legge: la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 e le relative Note di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
In attesa della conclusione dell’iter legislativo, vediamo il contenuto dei commi da 1101 a 1111 del disegno di legge AC 1334-B , approvati dal Senato, che recano diversi interventi volti a favorire un ordinato svolgimento della riorganizzazione delle frequenze radiotelevisive a seguito dell’assegnazione delle frequenze in banda 700 MHz per lo sviluppo della rete 5G e a superare le problematiche emerse con particolare riferimento all’entità della capacità trasmissiva assegnata per l’emittenza locale, alla nuova struttura del multiplex regionale destinato ai fornitori di servizi media audiovisivi in ambito locale, all’assegnazione delle frequenze alla radiofonia digitale, nonché con riferimento alla distribuzione tra i vari soggetti beneficiari delle risorse volte a favorire la transizione verso le nuove modalità di esecuzione del servizio televisivo digitale terrestre.

Ulteriore elemento di novità introdotto nell’ambito di tali disposizioni dal DDL 1334 ora Legge di Bilancio 2019, è la definizione di una procedura competitiva per l’assegnazione di ulteriore eventuale capacità trasmissiva disponibile in ambito nazionale.
Tali interventi sono anche diretti a recepire la segnalazione effettuata dall’Agcom sull’attuazione delle disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2018 il 17/07/2018 nonché le risultanze delle attività svolte in sede di tavolo di coordinamento TV 4.0. Nel merito, nella segnalazione dell’Agcom del 17 luglio 2018 l’Autorità aveva rappresentato:
 alcuni elementi di criticità relativamente alla formulazione di alcune disposizioni della citata legge di bilancio per il 2018, con particolare riguardo alla esatta qualificazione giuridica del concetto di “diritti d’uso della capacità trasmissiva” e quindi l’individuazione dei parametri di conversione dei precedenti diritti d’uso delle frequenze per gli operatori nazionali;
 l’esigenza di una rimodulazione della riserva di destinazione di un terzo della capacità trasmissiva complessivamente pianificata a favore dell’emittenza locale.
Con riferimento alla prima problematica l’Agcom ha aperto, con la Delibera n. 474/18/CONS una consultazione pubblica concernente la definizione dei criteri per la conversione dei diritti d’uso delle frequenze in ambito nazionale per il servizio digitale terrestre in diritti d’uso di capacità trasmissiva e per l’assegnazione in ambito nazionale dei diritti d’uso delle frequenze pianificate, in considerazione di ciò le valutazioni dell’Agcom, non rappresentano conclusioni finali, ma elementi sottoposti alla valutazione per gli operatori del settore.
Appare tuttavia utile alla comprensione degli interventi posti in essere dalla disposizione normativa in esame richiamare sinteticamente i punti più significativi contenuti nell’allegato a tale delibera.
L’Agcom ha innanzi tutto chiarito come le previsioni della legge di bilancio per il 2018 “trovano coerenza con l’impianto generale della normativa di settore nel senso che la citata conversione dei “diritti d’uso delle frequenze” in “diritti d’uso della capacità trasmissiva” deve essere intesa quale mero passaggio intermedio del più ampio processo di conversione dei “diritti d’uso di frequenze DVB-T” in “diritti d’uso di frequenze DVB-T2” indicato nell’ambito della legge di bilancio 2018.

Pertanto l’Agcom si è concentrata sull’individuazione di un parametro di conversione dei diritti d’uso delle frequenze attualmente esistenti in nuovi diritti d’uso di frequenze DVB-T2, essendo il riferimento alla capacità trasmissiva da intendersi “come “unità di misura” che l’Autorità è chiamata ad utilizzare per tracciare una sorta di “equivalenza” tra nuove reti DVB-T2 ed attuali reti DVBT” .
In ragione di tale parametro l’Autorità ha calcolato che gli attuali multiplex nazionali presentino una capacità complessiva di 400 Mb/s mentre i nuovi multiplex nazionali riconosciuti dal PNAF , assicurerebbe una capacità trasmissiva pari a 370 Mb/s , che non consente una conversione equivalente delle frequenze.
L’Autorità concludeva quindi che, alla luce dei citati valori teorici di capacità trasmissiva sopra indicati, un ulteriore multiplex nazionale avrebbe potuto consentire più agevolmente una sorta di conversione equivalente .
Alla luce di ciò si inquadra l’eliminazione del vincolo normativo di assicurare un terzo della capacità trasmissiva alle televisioni locali sopra ricordato.
Si segnala peraltro che a seguito dell’intervento normativo posto in essere a mente delle previsioni del DDL AC 1334-B, i multiplex nazionali disponibili sarebbero 12, cui corrisponderebbe, alla luce di quanto considerato dall’Agcom, una capacità trasmissiva convenzionale di 444 Mb/s.

Nel dettaglio delle riforme normative introdotte, si rappresenta che il comma 1101 modifica l’articolo 8 del decreto legislativo n. 177 del 2005 avente ad oggetto i principi generali in materia di emittenza radiotelevisiva di ambito locale.
Tale disposizione prevedeva la riserva di un terzo della capacità trasmissiva, determinata con l’adozione del piano di assegnazione delle frequenze per la diffusione televisiva su frequenze terrestri, ai soggetti abilitati a diffondere i propri contenuti in tale ambito (articolo 8, comma 2).
La norma interviene mantenendo l’obbligo di riservare alla diffusione di contenuti in ambito locale una quota della capacità trasmissiva determinata con l’adozione del Piano di assegnazione delle frequenze per la diffusione televisiva su frequenze terrestri. ma eliminando il riferimento alla riserva di un terzo della capacità trasmissiva per le emittenti locali.
Pertanto l’entità di tale capacità trasmissiva sarà definita nell’ambito del citato Piano.
Il comma 1102 del DDL AC 1334-B ora Legge di Bilancio 2019, aggiunge un nuovo comma all’articolo 8 del medesimo decreto legislativo n. 177 del 2005 prevedendo che l’Agcom adotti il Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre, individuando in ciascuna area tecnica di cui al comma 1030 dell’articolo 1 della legge di bilancio per il 2018 più frequenze in banda UHF per la realizzazione di reti, di cui almeno una con copertura non inferiore al 90% della popolazione dell’area, finalizzate alla messa a disposizione di capacità trasmissiva ai fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale.

Il comma 1103 novella l’articolo 1, comma 1030, della legge di bilancio per il 2018 prevedendo:
 la modifica della denominazione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da “PNAF 2018” a PNAF;
 un aggiornamento del PNAF 2018 (rinominato come PNAF), adottato dall’AGCOM con la delibera 290/18/CONS, entro il 31 gennaio 2019;
 l’integrazione del citato comma con l’indicazione, in ordine alla pianificazione delle frequenze in banda III VHF , del rispetto dei successivi accordi internazionali sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico . Sono state inoltre mantenute le previsioni secondo le quali “sono oggetto di pianificazione esclusivamente le frequenze attribuite all’Italia” e “le frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre, in banda III VHF e 470-694 MHz, non attribuite internazionalmente all’Italia nelle aree di coordinamento definite dagli accordi internazionali di cui al primo periodo, non possono essere pianificate né assegnate” ;
 la revisione della pianificazione delle frequenze indicate sulla banda III VHF (ossia in banda 174-230 MHz), che dovranno essere assegnate prioritariamente alla radiofonia digitale e soltanto “ove necessario” al servizio televisivo digitale terrestre, mentre nel testo vigente del comma 1030 tali frequenze sono pianificate per realizzare un multiplex regionale per la trasmissione di programmi televisivi in ambito locale e per massimizzare il numero di blocchi coordinati destinabili in ciascuna regione alla radiofonia digitale ;
 l’introduzione dell’obbligo per l’Agcom di pianificare con frequenze in banda UHF una rete con decomponibilità per macroaree per la realizzazione, da parte del concessionario del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale (ossia della RAI), di un multiplex contenente l’informazione regionale.

Il comma 1104 del DDL AC 1334-B ora Legge di Bilancio 2019 modifica l’articolo 1, comma 1031, della legge di bilancio per il 2018 (legge n. 205(2017) prevedendo:
 il differimento al 31/03/2019 del termine fissato originariamente al 30/09/2018 affinché l’Agcom proceda alla individuazione dei criteri per la conversione dei diritti d’uso delle frequenze di cui sono titolari gli operatori di rete nazionali in diritti d’uso di capacità trasmissiva in multiplex nazionali di nuova realizzazione in tecnologia DVB-T2;
 il differimento al 31/03/2019 del termine fissato originariamente al 30/09/2018 affinché l’Agcom proceda a definire i criteri per l’assegnazione in ambito nazionale dei diritti d’uso delle frequenze pianificate ai sensi del comma 1030 per il servizio televisivo digitale terrestre agli operatori di rete nazionali ;
 il differimento al 30/06/2019 del termine fissato originariamente al 28/02/2019 affinché il Ministero dello sviluppo economico assegni i diritti d’uso delle frequenze pianificate agli operatori di rete nazionale sulla base dei criteri definiti dall’Agcom;
 l’abrogazione delle previsioni concernenti la realizzazione del multiplex regionale a cura del concessionario del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale e l’introduzione della previsione secondo la quale l’Agcom individua le modalità e le condizioni economiche, orientate al costo, secondo cui il concessionario del servizio pubblico nel multiplex contenente l’informazione regionale ha l’obbligo di cedere una quota della capacità trasmissiva assegnata, comunque non inferiore a un programma, nel periodo transitorio, a favore di ognuno dei soggetti legittimamente operanti in ambito locale assegnatari dei diritti d’uso dei canali 51 e 53 che rilascino i rispettivi diritti d’uso nel periodo transitorio.foto antenne fm uhf e telefonia - Radio e Tv. Ecco il testo dei commi della legge di Bilancio 2019 (AC 1334-B) che disciplinano il refarming dello spettro radioelettrico per far posto al 5G

Il comma 1105 introduce i commi aggiuntivi da 1031-bis a 1031-quater all’articolo 1 della legge di bilancio per il 2018.
Le principali disposizioni sono sintetizzate qui di seguito.
Si prevede anzitutto l’assegnazione di ulteriore eventuale capacità trasmissiva disponibile in ambito nazionale e delle frequenze terrestri, aggiuntiva rispetto a quelle destinate alla conversione dei diritti d’uso e pianificate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nel PNAF, mediante procedura onerosa con aggiudicazione all’offerta economica più elevata senza rilanci competitivi, indetta entro il 30/11/2019 dal Ministero dello sviluppo economico, in attuazione delle procedure stabilite, entro il 30/09/2019 dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi :
 assegnazione della capacità trasmissiva in lotti di dimensione pari alla metà di un multiplex;
 fissazione di un valore minimo delle offerte sulla base di quanto indicato dall’Agcom, considerando il valore delle offerte economiche presentate;
 garanzia della continuità del servizio, della celerità della transizione tecnologica, e della qualità delle infrastrutture di rete messe a disposizione dagli operatori nazionali di rete;
 valorizzazione sia delle esperienze degli operatori nazionali di rete, sia dell’ottimale utilizzo dello spettro tenendo conto anche della capacità di assicurarne l’uso efficiente e dell’attuale diffusione di contenuti di buona qualità alla parte più vasta della popolazione italiana;
 sfruttamento effettivo e tempestivo della capacità trasmissiva delle frequenze assegnate.

E’ poi introdotto dal DDL AC 1334-B (ora Legge di Bilancio 2019) un nuovo comma 1031-ter alla legge di bilancio per il 2018, che stabilisce che la durata dei diritti d’uso è fissata secondo quanto stabilito dal Codice delle comunicazioni elettroniche (decreto legislativo n. 259/2003) .
Le controversie riguardanti le assegnazioni di diritti d’uso sono decise dall’Autorità su istanza di una delle parti. Le decisioni sono motivate e sono pubblicate sul sito istituzionale dell’Autorità. La decisione è ricorribile in via giudiziale e qualora l’Autorità accerti la mancata ottemperanza della decisione assunta, il MISE può revocare l’uso della frequenza .
Il comma 1106 del DDL AC 1334-B novella l’articolo 1, comma 1032 della legge di bilancio 2018 che disciplina i principi riguardanti la realizzazione da parte del Ministero dello sviluppo economico, del calendario nazionale per la riorganizzazione delle frequenze televisive , prevedendo, oltre ad alcune modifiche di carattere formale e di coordinamento:
 la riscrittura della lettera c) del comma concernente il rilascio delle frequenze in capo al concessionario del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale (ossia della RAI) e la contestuale attivazione del nuovo multiplex, al fine di adeguarlo alle modifiche intervenute (lettera b);
 l’esplicita menzione dell’obbligo di rilascio ;
 l’aggiornamento del decreto del 08/08/2018 da effettuarsi entro il 15/04/2019 (lettera f).

Il comma 1107 del DDL AC 1334-B modifica il comma 1033 dell’articolo 1 della legge di bilancio per il 2018, che disciplina i principi secondo i quali il Ministero dello sviluppo economico assegna i diritti d’uso delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre agli operatori di rete affinché questi li mettano a disposizione di fornitori di servizi media audiovisivi in ambito locale.
In particolare col DDL AC 1334-B vengono differiti dal 30/09/2018 al 30/03/2019 il termine entro il quale il Ministero provvede ad avviare le procedure per l’assegnazione dei citati diritti e dal 30/06/2019 al 30/10/2019 il termine per la conclusione delle stesse.
Il comma 1108 modifica il comma 1034 dell’articolo 1 della legge di bilancio per il 2018 avente ad oggetto la disciplina delle modalità secondo le quali si procede all’assegnazione della capacità trasmissiva ai fornitori di servizi media audiovisivi in ambito locale legittimamente operanti.
In particolare viene differito dal 31/12/2018 al 30/03/2019 il termine entro il quale il Ministero dello sviluppo economico avvia le procedure per la formazione di una graduatoria dei fornitori di servizi media audiovisivi in ambito locale per ciascuna delle aree tecniche individuate.
Viene inoltre differito dal 30/06/2019 al 30/10/2019 il termine delle procedure di assegnazione della capacità trasmissiva da parte degli operatori di rete ai fornitori di servizi media audiovisivi in ambito locale.

Il comma 1109 del DDL AC 1334-B (ora Legge di Bilancio 2019) modifica il comma 1035 dell’articolo 1 della legge di bilancio per il 2018 differendo dal 31/05/2019 al 31/12/2019 il termine entro il quale l’Agcom dovrà aggiornare il piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre.
Il comma 1110 modifica il comma 1039 dell’articolo 1 della legge di bilancio per il 2018 che si riferisce alle spese per l’attuazione di quanto previsto dalle disposizioni in tema di riorganizzazione delle frequenze radiotelevisive prevedendo in particolare la rimodulazione delle risorse attribuite per l’attuazione delle disposizioni citate prevedendo un aumento di 51 milioni di euro per l’anno 2020 destinati ad assicurare un contributo ai costi a carico degli utenti finali per l’acquisto di apparecchiature di ricezione televisiva nell’anno 2020.
Il comma 1111 individua la copertura finanziaria riducendo di 51 milioni di euro le somme disponibili nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico sul fondo riaccertamento dei residui di cui all’articolo 34-ter, comma 5 della legge n. 196/2009, sul capitolo di spesa 7041. (M.L. per NL)

foto antenne di Floriano Fornasiero

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