La radiotelevisione locale vuole assicurare costante servizio e presenza nel territorio e non può fare ricorso a sospensioni neanche parziale dell’attività né agli ammortizzatori sociali. Per questi motivi Confindustria Radio Televisioni ha fatto una richiesta al Governo di supporto pubblico a favore delle imprese radiotelevisive, a carattere informativo.
Dura prova
“L’emergenza da Coronavirus sta mettendo alla prova le nostre comunità e tutte le attività economiche e sociali. Il sistema dei media è in prima linea e ci resterà doverosamente, con professionalità, come è giusto che sia. La puntualità dell’informazione qualificata è essenziale”.
Così un comunicato di Confindustria Radio Tv, che spiega che “tutti i media fanno la loro parte ma il sistema radiotelevisivo locale è sommamente esposto sotto tutti i punti di vista, anche perché l’attività di informazione di prossimità non può subire alcun fermo, tale è il valore di interesse pubblico che si configura come un vero e proprio servizio alle comunità locali più colpite”.
Contraccolpi al sitema da tagli rilevanti di investimenti pubblicitari
Il sistema sta però avvertendo già i primi contraccolpi di contrazione di attività economiche che si riversano in tagli rilevanti di investimenti pubblicitari, risorsa essenziale, peraltro già debole, del sistema radiotelevisivo locale.
“La tenuta di questo importante servizio professionale non può che essere di interesse generale – continua Confindustria Radio Tv -. Allo scopo di evitare criticità ulteriori e per assicurare che la rete televisiva locale possa continuare a svolgere con efficacia e ancora maggiore impegno la sua funzione nel tempo dell’emergenza, Confindustria Radio Televisioni chiede al Governo di valutare una proposta di congruo sostegno al settore con uno stanziamento eccezionale aggiuntivo sul fondo del pluralismo dell’informazione.
Non si può fare ricorso a sospensione dell’attività, neanche parziale
E’ evidente a tutti, infatti, che se la radiotelevisione locale vuole assicurare costante servizio e presenza nel territorio, non può fare ricorso a sospensioni neanche parziale dell’attività né agli ammortizzatori sociali.
Di contro le entrate necessarie a supportare tale impegno si vanno drammaticamente riducendo e la situazione e destinata a peggiorare.
Per questi motivi Confindustria Radio Televisioni ha fatto una richiesta al Governo di supporto pubblico a favore delle imprese radiotelevisive, a carattere informativo, in possesso dei criteri fissati dalla legge per le erogazioni delle misure di sostegno previste per il settore“. (E.G. per NL)