Nuova spada di Damocle per gli operatori di rete DTT e le radio FM che gestiscono impianti di diffusione in aree protette: è il DDL n. AC 4144, in discussione in Parlamento in questi giorni (16, 17 e 18 maggio).
Si tratta della riforma della legge quadro sulle aree protette, tra cui parchi nazionali e regionali e riserve naturali, statali o regionali.
“Durante i lavori in commissione – spiega in una nota l’associazione di radio e tv locali Aeranti-Corallo -, era stato presentato un emendamento (che non ha trovato accoglimento in tale sede), a firma dell’on. Stella Bianchi (PD), all’art. 8 del provvedimento, che riguarda direttamente il settore radiofonico e televisivo e, in particolare, i proprietari di tralicci e antenne radio e tv ubicati all’interno delle citate aree protette e nelle aree contigue, finalizzato a introdurre rilevanti oneri a carico dei proprietari di strutture di trasmissione consistenti nel versamento annuale di una tantum agli enti gestori delle suddette aree protette. La proposta di emendamento (con un’eventuale riformulazione), potrebbe ora essere esaminata nuovamente dall’Assemblea di Montecitorio“. Secondo il sindacato “una eventuale imposizione di contributi annuali a carico dei proprietari di tralicci e antenne radio-tv sarebbe del tutto ingiustificata, considerati anche i già pesanti oneri cui sono sottoposte le imprese del settore radiofonico e televisivo, nonché il momento di crisi economica che sta attraversando tutto il comparto“. (E.G. per NL)