BFM Business, la Radio 24 francese sviluppa la componente visual: indispensabile non perdere l’ascolto entro le mura.
I ricevitori FM nelle case non sono scomparsi solo in Italia, ovviamente. Anzi, in taluni paesi europei la percentuale di ambienti indoor privi di device atti a ricevere in modulazione di frequenza ha superato quella italiana, ormai vicina al 55%.
Così in Svizzera come in Gran Bretagna, in Norvegia come in Francia, per farsi ascoltare le radio approdano sempre più spesso sugli smart speaker (che dal 2025 si stima saranno presenti nel 50% delle case) sul piccolo schermo per scongiurare l’emorragia di utenza (sarebbe pericolosissimo per il medium radiofonico rintanarsi solo nel mobile, vista la competizione sempre più serrata con i servizi di streaming on demand come Spotify che presto lanceranno l’attacco al promettente mercato delle quattro ruote).
Ovviamente lo sfruttamento della tv per usi radiofonici passa da varie opportunità: escludendo il mero impiego sonoro (abbiamo più volte detto che nessuno tiene attivo un tv con schermo nero per ascoltare la radio), le soluzioni evolvono dall’audiografica statica (il cartello fisso con il logo di stazione e l’audio dell’emittente) per arrivare a quella dinamica (immagini statiche in sequenza), dalla visual radio in symulcasting con le altre piattaforme prettamente radiofoniche (FM, come in Italia la radiovisione di RTL 102.5) a quella parzialmente sovrapposta agli altri vettori (come DeeJay Tv, che si differenzia dall’emissione FM fatti salvi alcuni programmi), fino ad arrivare a prodotti del tutto differenti, salvo che per il marchio (come per Radio Italia Tv), senza disdegnare alleanze strumentali alle necessità di radio e tv con proprietà differenti.
E’ quest’ultimo il caso, in Francia, di BFM Business una radio economica molto seguita, sul modello della tipo nostra Radio 24 (che magari potrebbe prendere spunto dall’iniziativa, vista la sua pericolosa assenza all’interno delle mura, dove invece potrebbe sviluppare ascolti rilevanti come sul mobile).
Nel dettaglio della novità d’Oltralpe di cui trattiamo, da lunedì il programma di punta del mattino di BFM è in onda in DTT sul canale tv nazionale RMC Story (LCN 29), a sua volta una declinazione televisiva del noto brand radiofonico monegasco licenziato in Francia al gruppo Next Radio Tv, che edita i canali tv BFM TV (all news tv su DTT, IP e sat), BFM Business (business news channel su DTT, IP e sat), RMC Découverte (canale di documentari su DTT e IP), BFM Paris (news regionali in DTT e IP) e BFM Sport (news sportive in DTT e IP), oltre a quelli radiofonici BFM Business e RMC, che, va detto, non ha nulla a che fare con TMC, di proprietà invece del gruppo TF1.
Come detto, BFM Business ha una versione tv, che però sul DTT è posizionata su LCN 95 nella sola area di Parigi, quindi su una numerazione di difficile frequentazione per un pubblico non fidelizzato ed una totale assenza nel resto della nazione.
Di qui, quindi, l’idea di “promuoverla” attraverso la veicolazione su un LCN più frequentato e soprattutto nazionale (il 29 di RMC Story) del programma di appeal (che fungerà anche da traino per l’LCN 95 nell’area di Parigi).
Si tratta, all’evidenza di una potente sinergia che lega tre distinte necessità della medesima proprietà: sviluppare le piattaforme diffusive nazionali di BFM Business (radio) nelle fasce di punta dell’ascolto (per colmare l’assenza dei ricevitori radio FM); promuovere la componente visual della radio su un LCN secondario nel bacino locale di riferimento (il 95 a Parigi) attraverso un LCN primario (il 29, nazionale) e, al contempo, sopperire ad aree deficitarie del palinsesto tv di RMC Story.
L’ennesimo segnale della vitalità del mezzo radiofonico e della sua capacità di adattamento ai cambiamenti di tendenze ed abitudini. (E.G. per NL)