Matthew Postgate, chief technology and product officer della BBC, parlando al DTG Summit a Londra è stato lapidario: il periodo di transizione, cioè ibrido, durerà poco più di un decennio. E sarà progressivo, nel senso che rapidamente le tecnologie per la veicolazione radiotelevisiva diverse dall’IP (DTT, FM, AM, DAB, DAB+, sat), dopo la necessaria fase dell’ibridizzazione, lasceranno sempre più spazio all’internet protocol declinato su device smart (smart tv, smart speaker, smartphone, pc, tablet, connected car).
“La BBC presidierà tutte le piattaforme fino al termine della fase intermedia, garantendo all’utenza la fruizione con ogni mezzo, sia per i canali lineari che per quelli on demand; ma non vi è dubbio che la domanda che ci poniamo non è quando termineremo la transizione verso l’IP, ma come lo faremo“, ha sottolineato Postgate al DTG.
“Riteniamo che il giorno in cui tutti i media saranno distribuiti solo attraverso Internet non sia lontano, anzi: l’impatto dell’on-demand (al DTG si è parlato di tv, ma le implicazioni per la radio era palpabili tra i presenti, ndr) è già evidente. E questo è solo l’inizio: la TV si evolverà in qualcosa di più coinvolgente, più pervasivo, più interattivo e più personalizzato. Vediamo già l’inizio di questo cambiamento”, ha rincarato il manager, rimarcando però che il web deve essere “una piattaforma di distribuzione efficace, non solo solida, ma anche universalmente disponibile per tutti nel paese, senza eccezioni. Reti fisse e Wi-Fi devono garantire una sostenibilità impressionante del traffico, specialmente in weekend di grandi eventi come il Royal Wedding e la FA Cup Final, anche se sono sicuro che data cap e buffering presto saranno un ricordo”.
A riguardo della competizione di Netflix ed Amazon, Postgate ha suggerito ai partecipanti al simposio che i player tradizionali cooperino per consolidare la propria presenza sull’IP in un’epoca sempre più permeata da tecnologie smart. (E.G. per NL)