Radio. Dopo recenti rumors, Governo rassicura: centralità sviluppo DAB+ non è dismissione FM. Ma preoccupazioni specifiche sono immutate

media Bill

Dopo i recenti rumors su possibili interventi sulla occupazione della banda FM (nella direzione del piano di assegnazione delle frequenze, oppure di un refarming con eliminazione delle situazioni interferenziali verso l’estero), il ministro Adolfo Urso, durante l’audizione alla Camera dei Deputati (IX Commissione Trasporti) sulle linee programmatiche del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) in tema di comunicazioni, rassicura: nessuna dismissione dell’analogico finché sarà necessario. E sviluppo DAB+ centrale per la radiofonia.
Precisazione che, però, esclude solo lo switch-off FM/DAB+, ma non le ipotesi di Piano FM o refarming… Il quadro di preoccupazione specifico, pertanto, resta immutato.

Confindustria Radio Tv comunque soddisfatta

Nondimeno, il sindacato Confindustria Radio TV si dichiara soddisfatto: “Le prime dichiarazioni del Ministro in ordine alle attività del governo per la radio e la tv sono confortanti”.

Nuovo tavolo di confronto su sviluppo DAB+ e (appunto) gestione FM

“In termini di metodo, viene affermata l’idea di un confronto operoso con le parti sociali rappresentative del sistema, con l’annuncio di un Tavolo per la radiofonia su DAB e FM da una parte, e con le televisioni dall’altra, per lo sviluppo del processo di transizione al DVBT-2 in corso”, è stato il commento a caldo del Presidente di Confindustria Radio Televisioni Franco Siddi.

Centralità del DAB+, ma anche indispensabilità della FM

“Significativa – ha aggiunto Siddi – ci appare l’affermazione di riconoscere centralità allo sviluppo della radiofonia digitale DAB+, dichiarando contestualmente l’assoluta non dismissibilità dell’FM fin quando ciò sarà necessario”.

Continuità

“Questa è una delle richieste più forti da noi rappresentate nella continuità istituzionale al governo, per assicurare a tutti i cittadini la continuità del servizio radiofonico – ovunque, senza lasciar nessuno indietro – e per preservare il valore delle imprese del settore chiamate contestualmente a investire nel DAB+, tecnologia digitale verso cui sono impegnate con grande determinazione”.

Basta sottrazioni di risorse al broadcasting

“È molto importante, infine, affermare il ruolo dell’Italia nel confronto internazionale sull‘uso dello spettro elettromagnetico, con particolare attenzione ad assicurare al sistema radiotelevisivo la disponibilità della banda sub 700MHz, come oggi ha riconosciuto anche il ministro in Parlamento”, ha concluso Siddi.  Per parte nostra, torneremo sull’argomento nei prossimi giorni. (E.L. per NL)

foto antenna di Floriano Fornasiero

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