L’amico Andrea Lawendel di Radio Passioni torna sulle novità relative alla radio digitale Ibiquity che arrivano dal CES di Las Vegas attraverso la newsletter della National Association of Broadcaster USA.
Esse, a suo avviso, "confermano la situazione vagamente schizofrenica di una tecnologia che appare già abbastanza matura dal punto di vista del mercato degli apparecchi riceventi e delle applicazioni anche molto interessanti (come quelle di infomobility e car navigation) ma al tempo stesso continua a essere molto poco seguita dagli ascoltatori, a dispetto del bacino di oltre mille stazioni FM (più svariate decine di stazioni AM) che hanno attivato un segnale ibrido HD Radio. Un paradosso che una volta di più ci conferma un concetto che molto spesso tendiamo a dimenticare: quando c’è di mezzo una tecnologia complessa (come di fatto lo è stata la radio analogica quasi un secolo fa) intorno a essa un eventuale mercato si può sviluppare solo se in qualche modo si riesce a mettere insieme tanti pezzi di una catena altrettanto complessa. Il solito parallelo con l’industria dell’automobile aiuta a capire che cosa intendo. Il motore a scoppio è stata una invenzione straordinaria, Ford lo ha reso di massa. Ma senza la chimica delle raffinerie e la logistica delle pompe di benzina, non se ne sarebbe fatto niente. E infatti vediamo oggi le mostruose difficoltà di avviamento di una economia basata sull’idrogeno. La sensazione è che HD Radio alla fine possa raggiungere la soglia necessaria per far scattare l’effetto valanga. A Las Vegas un brand commerciale affermato come Sangean ha annunciato un interessante modello portatile AM/FM/HD Radio, mentre due costruttori meno famosi come Cydle e Kiryung haNNO pensato bene di integrare radio e televisione digitali con due schermi portatili che oltre ai segnali ATSC (ll digitale terrestre americano) ricevono anche la radio IBOC. Davvero molto interessanti sono le applicazioni di infomobility centrate sui servizi NAVTEQ. Qui non c’è obiezione che tenga, la superiorità della metafora broadcast, con la possibilità di diffondere su estesi territori informazioni di carattere generale, come i dettagli sul traffico e la viabilità, è decisamente superiore a fronte del "puntilismo" forzato degli standard 3G, Wi-Fi e WiMax. E’ decisamente una carta importante, se Ibiquity saprà giocarla bene. La newsletter del NAB cita a questo proposito il suo programma FASTROAD, che punta a dotare di funzionalità di ricezione radiofonica tutti i dispositivi digitali di nuova generazione. Sul suo sito troverete molti interessanti documenti, incluso un recente studio che valuta la fattibilità di reti nazionali SFN a standard HD Radio, nella futura prospettiva di un completo switch off della radio analogica".