TuneIn, il principale aggregatore di flussi audio streaming e on-demand del mondo, ormai proiettato verso 150.000 tra radio, servizi sport live e news, con 5,7 mln di podcast e audiolibri per 60 mln di utenti, vuole diventare il dominatore del mercato e per conseguire l’obbiettivo annuncia la nomina di Michael Hermalyn (ex CBS) come responsabile delle partnership.
Hermalyn (foto), manager con solide esperienze nel digital audio advertising (è stato account di iHeart Media) dall’head quarter di TuneIn di New York coordinerà gli accordi per la realizzazione o il consolidamento di singoli aggregatori nazionali sotto il cappello del colosso fondato nel 2002 (col nome di Radio Time) da Bill Moore, anche se è lecito attendersi una campagna acquisti di collettori già radicati sui singoli territori (o la definizione di strategiche joint venture). Il fatto che il manager abbia sviluppato entrature di rilievo nell’automotive conferma che è lì che TuneIn punta, magari nella direzione del mercato europeo, dove, dalla primavera 2018, le vetture interconnesse saranno una realtà. “Michael comprende il potere concreto del digital audio e sa come valorizzare tramite di esso i brand”, ha dichiarato John Donham, CEO di TuneIn, che ha aggiunto: “Il nostro obbiettivo è sviluppare TuneIn come principale piattaforma audio in grado di creare una connessione emotiva con un pubblico diverso da qualsiasi altro. E nessuno era più adatto di Michael per questo compito”. “Come utente, ho riconosciuto la potenza della piattaforma TuneIn e l’opportunità che presenta per trasformare il modo in cui i marchi comunicano e si impegnano con il proprio pubblico attraverso il digital audio“, ha dichiarato Michael Hermalyn. Tra gli aggregatori più evoluti in termini tecnologici, TuneIn ha fino ad ora definito partnership con i principali fornitori di contenuti, società sportive di tutto il mondo, tra cui Major League Baseball, National Football League, National Basketball Association e National Hockey League. TuneIn, che ha la sua sede principale a San Francisco vede nel suo azionariato Comcast Ventures, IVP, Sequoia Capital, Google Ventures, General Catalyst Partners e Icon Ventures. (M.L. per NL)