Il link viene fornito dalla lista di discussione dell’associazione DRM Italia. Il test è stato allestito dalla University of Applied Sciences of Kaiserslautern, dal Fraunhofer Institute for Integrated Ciruits (IIS)
di Norimberga e dalla authority regionale Landeszentrale für Medien und Kommunikation (LMK) di Ludwigshafen e la prima trasmissione risale al 23 aprile scorso.
Ecco qualche dettaglio tecnico sul setup di prova.
The realized realtime TX chain comprises DRM+ content server, OFDM exciter, power amplifier including bandfilter and TX-antenna with ND characteristics. The ERP was 45 dBm on 87.6 MHz. The realized realtime RX chain includes a state-of-the-art automotive consumer RF frontend used to shift the RF signal to an IF of 10.7 MHz, followed by a DDC board which delivers the I/Q-Samples via a USB 2.0 interface to a standard notebook running the DRM+ decoder. Audio transmission was realized using 4 QAM MSC. Stationary reception was sucessfully tested in different places in the city of Kaiserslautern.
Se guardate bene nel filmato si vede che tra gli strumenti di laboratorio spicca un ricevitore SDR Perseus! Il DRM+ è finalmente arrivato, ma siamo alle solite. Il test dimostra semplicemente la fattibilità su scale molto limitate, mancano del tutto informazioni sulla disponibilità di ricevitori per noi end user e se guardiamo alla storia degli ultimi cinque anni di test del DRM in HF, non sembrano esserci troppi motivi di entusiasmo.
Come avete visto negli ultimi giorni non ho aggiornato Radiopassioni, sono stato qualche giorno in vacanza per il ponte del 25 aprile (ho partecipato alle celebrazioni nella Risiera di San Sabba, a Trieste, gli amici della zona mi scuseranno se non mi sono fatto vivo, ma con la famiglia al seguito ho preferito dare a lei la giusta precedenza). Avevo però il mio Sangean e il B20 iRiver al seguito per sorvegliare una banda FM particolarmente interessante nella zona di confine. Ho anche individuato una splendida location per l’ascolto, il sentiero Rilke tra Sistiana e Duino, un breve percorso di tracking proprio sul mare, stile Cinque Terre, con un bellissimo bar-rifugio che sembra fatto apposta per monitorare le aperture tropo. Un posto da ricordare.
Ho anche monitorato le trasmissioni DAB da Venezia e ancora una volta ho dovuto registrare la scarsa resa di questo sistema nella ricezione in un interno molto schermato come il treno, dove il segnale fa fatica a penetrare quando non si è dotati di antenna esterna. Forse per gli automobilisti sarà diverso, ma io sono sempre più deluso da queste modulazioni digitali. Più passa il tempo (e le mie piccolissime sperimentazioni) e più mi sembrano inadatte a deployment su vasta scala. Spero di sbagliarmi, ma all’orizzonte non vedo una transizione così fluida verso la radio digitale.