Entro fine anno i primi italiani ordineranno all’assistente domestico Alexa (avatar di Amazon Echo), acquistato su Amazon per 120 euro (nella versione base), di sintonizzarsi sulla propria radio preferita (a condizione che essa sia inserita in uno degli aggregatori preinstallati, come TuneIn o iHeartRadio) e diligentemente il robot domestico eseguirà il comando diffondendo dall’altoparlante hi-fi incorporato il contenuto, in attesa di svolgere altri compiti assegnati dal padrone di casa (come accendere o spegnere il riscaldamento, il forno, le luci, far scendere l’acqua della vasca, attivare il robot aspirapolvere, registrare il programma tv, settare il pc, telefonare, ecc.).
Amazon (ma non sarà la sola applicazione in materia), riporterà così nel 45% delle case italiane dove non è più presente l’antico ricevitore radio, anche se col limite di ascoltare solo le radio presenti su Internet (ma se un’emittente oggi non c’è sul web, possiamo tranquillamente affermare che è un cadavere itinerante).
Negli USA, dove sta già diventando un’affermata realtà (gli analisti stimano che saranno disponibili oltre 25 milioni di dispositivi Amazon Echo destinati a servire 65 milioni di americani entro la fine del 2017), XAPPmedia, leader nell’inclusione vocale interattiva, ha annunciato il 16 marzo scorso l’inclusione con app specifica di B100, una stazione di musica country dell’Indiana. Gli ascoltatori dell’emittente possessori di un Amazon Echo (al momento 10 mln negli Stati Uniti) possono attivare la radio ordinando vocalmente: “Alexa, abilitare B100”. Una volta connessa (pressoché in tempo reale data l’alta reattività del dispositivo), gli utenti possono ascoltare il flusso streaming in diretta, scegliere tra sei categorie di musica a richiesta o accedere a sei differenti podcast del bouquet B100. Ciascuna delle categorie on-demand e podcast utilizza un’unica tecnologia XAPP che consente la scansione audio dei contenuti. Il management di B100 è entusiasta: “Amazon Echo costituisce una piattaforma fenomenale per condividere il flusso live radio, i canali musicali e i podcast on-demand. La tecnologia di XAPPmedia è semplice ed intuitiva. Siamo orgogliosi di aver lavorato con XAPP per diventare la prima stazione radio che offre un’esperienza di ascolto interattivo per Alexa”, ha dichiarato James Derby, responsabile strategico di Federated Media. “Alexa offre una nuova opportunità per le emittenti per riportare la radio in casa e per realizzare un’esperienza di ascolto interattivo. Alcune stazioni hanno creato brevi Flash per Amazon Echo, ma B100 di Federated Media è stata la prima a proporre la radio interattiva includendo il live stream, l’ascolto su richiesta e il podcast. B100 è un ottimo esempio del futuro della radio già oggi disponibile”, ha affermato il CEO di XAPPmedia e co-fondatore Pat Higbie. Anche l’automotive guarda con interesse alla soluzione di Amazon: Ford, Hyundai, BMW e altre case automobilitsiche hanno già prenotato la piattaforma specifica per le proprie auto (qui un esempio del funzionamento dell’applicazione di B100). Il futuro della radio è atteso in Italia per Natale; unica controindicazione: avere una moglie, fidanzata o figlia che si chiama Alessia. (E.G. per NL)