Pochi giorni fa gli ascoltatori del programma Studio 360 trasmesso ogni venerdì da Kurt Andersen sulle frequenze di WNYC di New York e sul circuito NPR hanno potuto seguire in anteprima i risultati delle tecniche di trasmissione sonora tridimensionale applicate da Edgar Choueiri, direttore dell’Electric propulsion and plasma dynamics Lab di Princeton.
La notizia, curiosamente passata in sordina anche tra gli operatori, è stata ripresa dall’attento Andrea Lawendel su Radio Passioni che dà una puntuale descrizione della nuova tecnologia. "In futuro la radiofonia 3D potrebbe rappresentare uno sviluppo molto interessante per la sua capacità di ricostruire il suono spazialmente, in modo che l’ascoltatore possa rendersi effettivamente conto della posizione della sorgente sonora, così come il nostro orecchio riesce a calcolare istantaneamente nella realtà – spiega Lawendel – Ma il vero obiettivo di questi lavori è il mondo del cinema, dove le immagini 3D sono spesso accompagnate da un suono incongruamente "piatto". "Come spiega Choueiri in questa intervista – continua l’esperto di tecnologie radiofoniche – il suono 3-D non è propriamente uguale al suono surround, creato da un insieme di altoparlanti posti a raggiera intorno a chi ascolta (senza che quest’ultimo possa andare oltre a una ricostruzione parziale della generica direzione delle sonorità). Gli algoritmi del ricercatore americano riescono a ottenere una impressionante precisione spaziale nelle registrazioni sonore riprodotte da due soli altoparlanti. Il segreto sta nell’applicazione di filtri adattativi che eliminano il fenomeno del "cross talk" tipico dell’ascolto di un segnale stereofonico senza le cuffie: le informazioni che distinguono le due sorgenti audio dei canali A e B arrivano in realtà a entrambe le orecchie distruggendo l’effetto voluto. I filtri sviluppati dal laboratorio di Choueiri, come spiega lo stesso ricercatore, riescono in pratica a costruire un muro tra i due orecchi e la tridimensionalità risulta di colpo evidente. Provate ad ascoltare l’intervista qui di seguito (e gli esempi che essa contiene) ponendovi esattamente al centro degli altoparlanti del computer. Il risultato è davvero suggestivo". Su Radio Passioni sono liberamente consultabili una serie di interessanti contributi audiovisivi sull’argomento (compresa l’intera puntata trasmessa da WNYC).