La Norvegia ha completato il passaggio alla radio digitale terrestre con tecnologia DAB+, divenendo il primo Paese al mondo ad abbandonare le trasmissioni in modulazione di frequenza nazionali (le locali proseguiranno anche in FM).
Come previsto dal programma nazionale, le regioni del Paese piu’ a Nord e le isole Svalbard nell’Artico hanno completato la migrazione in mattinata, come annunciato da Digitalradio Norge, associazione di radio pubbliche e commerciali. Il passaggio al digitale era iniziato l’11 gennaio scorso e, secondo i promotori, permetterà’ di migliorare la qualità’ del suono (anche se sul punto i sostenitori di un degrado rispetto al suono FM processato adeguatamente non mancano, così come nella relazione tra vinile e suono digitale), di aumentare l’offerta rispetto all’analogico e di arricchire le funzionalità’ a un costo di trasmissione otto volte inferiore a quello tradizionale.
Non sono mancate pero’ le critiche legate a problemi tecnici, a una copertura del territorio giudicata insufficiente e ai costi che dovranno sostenere gli ascoltatori per comprare ricevitori stand-alone, autoradio od adattatori, il cui costo oscilla tra 100 e 200 euro. Infatti, ad oggi, solo il 49% degli automobilisti norvegesi può’ ascoltare la radio digitale in auto e, secondo una ricerca citata dai media locali, il numero di persone che ascoltano la radio ogni giorno e’ calato del 10% nell’ultimo anno e la radio pubblica Nrk ha perso il 21% dei suoi ascoltatori (la radio là come da noi è prevalentemente ascoltata in auto).
Nel corso del 2018 Svizzera, Gran Bretagna e Danimarca dovrebbero seguire l’esempio della Norvegia avviando il percorso di switch-over. (E.G. per NL)