Al nostro assiduo lettore Roberto Squillario (Suono Telecom) non sono sfuggite evidentemente le novità e le polemiche in tema di radio digitale. Così, ancora una volta, ha preso tastiera e mouse e ci ha scritto quanto segue.
"Cosa si intende oggi con "Digital Radio"? Prima di tutto, oggi più di ieri (e come c’è scritto nei cioccolatini: "meno di domani"…), non significa più nulla. Sono infatti così tante le proposte che vorrebbero sostituirsi all’ FM, che ormai mi aspetto che a breve anche l’impiegato del catasto ne inventi una tutta sua. Se escludiamo il mezzo Internet, che ha una sua ragione d’essere per la sua specificità di ascolto, non mi sembra che il quadro nell’ultimo anno e mezzo sia poi molto mutato: anzi sembrerebbe che la situazione si sia ancora più complicata, proprio per l’avvento di ulteriori proposte, tutte fini a se stesse e prive della pur minima possibilità di sostituirsi all’FM. Non sto ad elencarle poichè ne tralascerei sicuramente qualcuna e sono comunque notizie accessibili nello storico di questo sito. A questa situazione c’è da segnalare la grottesca, anacronistica e ormai possiamo dire solo patetica convinzione di chi, ben munito di paraocchi, continua a procedere con il DAB (o DAB+) come se niente fosse, e come ho letto recentemente, addirittura dando istruzioni di come costituire i consorzi. Da non credere. Come se le notizie (pessime sul DAB) che provengono dall’Inghilterra fossero solo "gossip". L’ultima novità è che la Svizzera sta sperimentando L’HD-Ibiquity USA, che peraltro stenta a decollare già in madrepatria. Se prendesse piede in EU, e specialmente in Italia, ne vedremmo delle belle, con la sua necessità di spazi di protezione "immensi". Non poteva mancare anche Apple, che su iPhone propone di ricevere 600 Radio Italiane: ammesso che funzioni senza "buchi temporali" (effetto classico e inevitabile su streaming via etere), come la mettiamo con l’autonomia? E la qualità audio? E i costi? Ma per fortuna ci viene in aiuto il satellite (poteva mancare?) dove l’ultimo (in ordine di tempo) operatore Solaris Mobile propone di inviare contenuti multimediali su dispositivi palmari, utilizzando tecnologie ibride tra Satellite e trasmettitori gap-filler terrestri. In pratica un mix di varie tecnologie che credo che nemmeno chi l’ha pensato ne capisca qualcosa. Bella la notizia dell’India tutta digitale con il DRM, sulla quale condivido la presa di posizione di Andrea Lawendel, anche se il DRM avrebbe una sua ragione d’essere, e potrebbe essere una buona opportunità per tutta la recente AM, e specialmente per la banda 28MHz. Se solo ci fossero i ricevitori. E fossero ricevitori solo AM e DRM, senza DAB per piacere! A questo punto a tutti gli attori che si stanno spremendo le meningi e contemporaneamente stracciando le vesti, poichè è "inammissibile" che la Radio sia ancora analogica nel 2010 (quando a breve avremo anche il pane digitale), vorrei dire: state calmi, se la radio è e resterà analogica ancora per molto è solo per una ragione chiara e semplice: l’ FM è in grado non solo di tener testa, ma di dare dei punti a tuttti i sistemi digitali finora proposti in termini di qualità dell’audio, semplicità d’uso, bassisimo consumo e assenza di ritardo temporale dell’ascolto. Guardiamo i fatti: tutti i telefonini dell’ultima generazione, che contengono le più avveniristiche tecnologie, quando sono dotati di ricevitore Radio che sistema usano? L’ FM! Non c’è niente da fare, l’ FM funziona ancora benissimo, e se talvolta la ricezione non è ottimale è solo per un problema di cattiva gestione delle frequenze, dell’uso di livelli di potenza stratosferici e di un’ubicazione maldestra dei siti, ovvero il problema è politico, non tecnico (repetita iuvant). Poi pensate che con un ricevitore FM e due pile a stilo potete ascoltare la Radio per settimane. Provate con un ricevitore DAB…mi viene da ridere! (Roberto Squillario – Suono Telecom)"