Andrea Lawendel di Radio Passioni riprende ed approfondisce la questione sollevata da questo periodico nei giorni scorsi a riguardo della confusione che regna a Roma in prossimità di uno switch-over che cade in concomitanza con la ricanalizzazione della banda III VHF per adeguamento allo standard europeo. Scrive RP: "Il 25 giugno verranno spenti gli impianti DAB di Roma Monte Mario? E che ne sarà degli altri impianti? Ieri l’amico Fabrizio, di Technosoc, mi scrive per riportare l’intervento apparso sul gruppo di discussione it.media.tv.digitale-terrestre: "Il 25/6 fanno la ricanalizzazione VHF europea: 8 canali da 7 MHz sull’antenne di Monte Mario – Roma e spengono le radio DAB. Hanno anche scritto che loro non sanno che frequenze useranno per lo switch-off perchè è il ministero dello sviluppo economico che deve attribuire le frequenze ed è indietro con i lavori.Su Monte Mario secondo RaiWay dovrebbe essere attivo proprio l’impianto della sperimentazione DAB+/DMB". Stamane ho chiesto a un altro mio contatto romano, l’informatissimo Francesco, e il segnale è per il momento ancora attivo. Secondo Francesco l’annuncio sarebbe «preoccupante, se lo dice RaiWay. Il DAB/DAB+/T-DMB (Rai+ altri) sta in un "interstizio" tra frequenze TV in VHF, il canale 6A. Gli altri due multiplex sono 8D e 9D, mentre il DAB dovrebbe (??!!) usare il canale 12 e uno zinzino di 13 (13 A)». Ecco un’altra conseguenza del riordino delle frequenze televisive legato sia al passaggio al digitale terrestre, sia all’adeguamento alla canalizzazione europea, sia, infine, all’attivazione della rete nazionale di Europa 7. Il DAB, che opera su frequenze in banda III contigue alle canalizzazioni televisive, rischia di subire anche queste ripercussioni, come se non bastassero le storiche vicissitudini di clandestinità di questa sfortunata tecnologia.