Grande passo per lo sviluppo negli USA di RadioDNS, l’open standard creato 9 anni fa su iniziativa di pionieri della radio 2.0 (la prima riunione statutaria ha avuto luogo nel novembre 2008 all’EBU di Ginevra) per la realizzazione di un ricevitore ibrido per la fruizione sia di contenuti veicolati in broadcast che via IP (in Italia l’ibridazione dovrebbe fare l’ingresso ufficiale tra qualche mese con Radio Player, di cui abbiamo già dato conto su queste pagine).
Come abbiamo spiegato all’epoca del lancio effettivo del formato, RadioDNS è un modo per stabilire un collegamento tra un programma radiofonico analogico (FM/RDS) o digitale (sistema DAB+, DRM o HD Radio) e un qualsiasi servizio IP: un sito Web, un flusso streaming, il feed di un Podcast. Per stabilire questa connessione RadioDNS utilizza un sistema del tutto simile al Domain Name Server di Internet per realizzare una lookup table che fornisce una relazione di corrispondenza tra il metadato diffuso via radio (per esempio il PI Code del Radio Data System) e il Fully Qualified Domain Name della risorsa IP. Un dispositivo che supporta il sistema RadioDNS estrae il metadato di partenza dalla trasmissione ricevuta, consulta le tabelle di look up e riceve in cambio la URL del servizio abbinato al programma stesso. In linea di principio non è neppure necessario che il dispositivo RadioDNS-compatibile possa stabilire la connessione tra programma ascoltato e URL in tempo reale. L’esempio accademico è quello di un lettore mp3 con radio FM integrata che potrebbe effettuare il collegamento quando il suo utente lo connette al personal computer per scaricare i brani. Le specifiche RadioDNS comprendono anche sistemi come RadioVIS, RadioTAG e RadioEPG, tre estensioni pensate per associare al programma radiofonico la proiezione via Internet di immagini (visual radio), o per marcare i contenuti ascoltati via radio a precise azioni effettuate via web, per esempio per sottoscrivere un podcast o acquistare un brano musicale, o per pubblicare guide elettroniche ai programmi. La novità è che a fine aprile RadioDNS ha annunciato che, dopo la joint venture con iHeartMedia, è stato raggiunto anche con Jump2go, la società di Allen Hartle che dal 1992 fornisce al 90% delle radio USA prodotti interattivi (dashboard, dispositivi mobili e radio RDS/HD per l’integrazione tecnica della distribuzione dei contenuti), un accordo per la fornitura alla piattaforma InnovativeFM (di Jump2go) di servizi tecnologici per l’ibridazione radiofonica a 150 radio negli Stati Uniti di proprietà di Cox Radio, Beasley Broadcast Group, Summit Media Corp e Radio One Inc., segnando una significativa crescita della partecipazione statunitense allo sviluppo della radio ibrida. Il prodotto InnovativeFM di Jump2go già supporta le emittenti nella veicolazione dei loro contenuti per una varietà di piattaforme e ha promosso innovazioni quali RDS RT Now Playing Information, HD Radio Album Art e music tagging per Apple iTunes. Attraverso la tecnologia RadioDNS i contenuti delle stazioni radio della piattaforma InnovativeFM potranno essere intercambiabili in IP, FM e HD Radio. Allen Hartle di Jump2go ha dichiarato: “Vogliamo aiutare i nostri clienti a fare ingresso nella radio ibrida con un approccio aperto senza essere vincolati in soluzioni proprietarie. Siamo lieti di lavorare con RadioDNS per consentire metadati, visualizzazioni e interattività per la radio ibrida”. La notizia è stata accolta con favore anche dal comparto automotive statunitense, che si è dichiarato pronto a promuovere la vendita di auto equipaggiate con tecnologia RadioDNS in Nord America. (E.G. per NL)