I cinesi ci provano anche con la radio digitale, lanciando un DAB in FM (ma adattabile anche alle onde medie), con un formato, chiamato CDR (China Digital Radio), che si sovrappone alla consolidata tecnologia USA HD Radio e al DRM (qui i dettagli comparativi).
Il nuovo standard è in sperimentazione nella Repubblica Popolare Cinese dal novembre 2014 sotto la sigla GY/T 268.1-2013 ed il relativo studio applicativo è stato pubblicato dalla “State Administration of Press, Publication, Radio, Film and Television of the People’s Republic of China (SAPPRFT)”. Il modello radiofonico digitale cinese utilizza algoritmi LDPC per la correzione degli errori, che, secondo gli ideatori, sono da considerarsi molto più potenti di altri sistemi FEC usati su altri standard radio (circostanza che ridurrebbe di molto il problema della soggezione ai fenomeni interferenziali), mentre la compressione audio è basata sullo schema di codifica cinese DRA. Nella modulazione di frequenza (l’ambito tipico del formato), il format CDR impiega sottobande di 100 kHz (con un bitrate che può variare da 36 a 356.4 kbps ed una efficienza spettrale massima di 3.56 bit/Hz) ed ogni broadcaster può impiegare da 200 a 800 kHz (nella trasmissione ibrida analogico/digitale sono richiesti 400 kHz) per la veicolazione di 4 o più canali. Un singolo canale di 200 kHz può quindi portare un bitrate da 72 a 712.8 kbps con un rapporto C/N inferiore di 2 dB rispetto a sistemi DRM comparabili. Secondo i cinesi, che stanno sperimentando tre reti a Beijing, Guangzhou (con apparati GatesAir da 5, 10 e 20 kW) e Shenzhen (con un upgrade in 560 città per fine 2016), a 24 kbps la qualità è "quasi FM", a 48 kbps è “migliore dell’FM e a 64 kbps è comparabile con l’MP3 a 128 kbps”. SAPPRFT spiega che per la ricezione è già pronto un set di chip al silicio per radio FM, che avranno una SD card reader e porte USB. Con un mercato potenziale di oltre un miliardo di ascoltatori e l’imprimatur del governo cinese, il CDR potrebbe affermarsi come uno standard alternativo ad altri formati, ancorché limitato a paesi con una FM non certamente congestionata come quella italiana (anche se la circostanza che il modello non sottrae o condivide risorse spettrali con altri servizi – come per esempio il DAB+ col DTT – ed assegna un interessante sfruttamento della FM in una fase post analogica lo rende meritevole di approfondimento). Rich Redmond, chief product officer di GatesAir, fornitore dei trasmettitori equipaggiati con tecnologia CDR, ha dichiarato: "La flessibilità di China Digital Radio standard, che comprende la consegna ibrido FM/digitale ed un sistema multicasting basato su IP, è una porta spalancata sul futuro e sul resto del mondo. Siamo entusiasti di essere parte integrante di questa transizione digitale cinese". (M.L. per NL)