Altro che sperimentazioni di DRM+ o DMB! L’ombra minacciosa di un agguerritissimo concorrente per gli attuali formati della radiodiffusione numerica (che non hanno mai convinto, invero…) incombe all’orizzonte. L’incredibile successo che sta avendo iPhone rischia, infatti, di travolgere in breve tempo qualsiasi soluzione alternativa per l’ascolto della radio in tecnologia digitale. Numerosissimi i punti di forza di iPhone 3G rispetto alle altre tecniche: un parco di ricevitori immediatamente disponibile, i vantaggi dell’interazione con lo streaming Internet di cui ormai tutte le stazioni dispongono, un “fee d’ingresso” praticamente insignificante per i content provider (si suppone che godranno dell’opportunità soprattutto gli attuali editori in FM) rispetto alle altre soluzioni che prevedono costi d’esercizio definiti ed elevati a fronte di perdite certe per un prevedibilmente lungo start-up. Volete mettere, infatti, i vantaggi discedenti dall’essere immediatamente on air dappertutto su un numero elevatissimo di iPhone (allo stato la richiesta supera la disponibilità materiale nei punti vendita) rispetto alla veicolazione limitata a scarne aree territoriali su mux di terzi per di più con un parco ricevitori inesistente?. Non stupisce quindi che un gruppo evoluto come Finelco abbia immediatamente fiutato il business e presidiato la nuova tecnologia Apple. Le reti del gruppo del geniale Alberto Hazan sono, infatti, già presenti nel menu principale del display dell’iPhone 3G. Durante la fase di lancio dell’iPhone 3G è possibile scaricare da www.105.net il programma widget per ascoltare in streaming Radio 105, mentre a breve dovrebbero sbarcare anche Radio Monte Carlo, Virgin Radio Italia, RMC2 e Radio 105 Classics. Mala tempora currunt per i figli legittimi ed illegittimi del DAB Eureka 147, perseguitati dalla “maledizione digitale”.