(Radio Passioni) – UniWave Development ha appena pubblicato sul suo sito ampi dettagli e manualistica in lingua inglese del ricevitore DRM a silicio Mirics DiWave 100, previsto per questa primavera.
Annunciata anche una data di disponibilità, che però induce a qualche piccolo dubbio. Il ricevitore DRM/FM/MW/SW (manca il DAB e non si capisce bene perché) digitale-analogico, atteso come il messiah di un possibile "rilancio" di Digital Radio Mondiale (finora i ricevitori stand alone commerciali sono stati scarsi sul piano dei volumi e deludenti su quello delle funzionalità) non sarà disponibile prima di giugno e lo sarà solo in quantitativi limitati. In un contesto industriale consumer questo non è mai un bel segno perché implica difficoltà di fornitura di componenti. Nel mercato informatico la non disponibilità di componenti in volume può essere un peccato mortale. Qui, nella nicchia molto più ridotta della radio digitale in onde corte e medie, gli obiettivi di break even possono essere molto più contenuti, ma a questo punto tutto dipende da che cosa si intende per "quantitativi limitati". Creare un prodotto di cui pochi possono tastare con mano le potenzialità potrebbe non bastare, se lo scopo è quello di imporre la radio digitale come efficace alternativa all’esistente. Nel software di interfaccia non vengono citate funzioni come la EPG e la visualizzazione di pagine HTML previste dal DRM MoT (multimedia object transfer), evidentemente non è stato possibile integrare un motore di rendering adeguato e non c’è da stupirsi. Non si conoscono ancora i dettagli relativi al prezzo su strada.
Annunciata anche una data di disponibilità, che però induce a qualche piccolo dubbio. Il ricevitore DRM/FM/MW/SW (manca il DAB e non si capisce bene perché) digitale-analogico, atteso come il messiah di un possibile "rilancio" di Digital Radio Mondiale (finora i ricevitori stand alone commerciali sono stati scarsi sul piano dei volumi e deludenti su quello delle funzionalità) non sarà disponibile prima di giugno e lo sarà solo in quantitativi limitati. In un contesto industriale consumer questo non è mai un bel segno perché implica difficoltà di fornitura di componenti. Nel mercato informatico la non disponibilità di componenti in volume può essere un peccato mortale. Qui, nella nicchia molto più ridotta della radio digitale in onde corte e medie, gli obiettivi di break even possono essere molto più contenuti, ma a questo punto tutto dipende da che cosa si intende per "quantitativi limitati". Creare un prodotto di cui pochi possono tastare con mano le potenzialità potrebbe non bastare, se lo scopo è quello di imporre la radio digitale come efficace alternativa all’esistente. Nel software di interfaccia non vengono citate funzioni come la EPG e la visualizzazione di pagine HTML previste dal DRM MoT (multimedia object transfer), evidentemente non è stato possibile integrare un motore di rendering adeguato e non c’è da stupirsi. Non si conoscono ancora i dettagli relativi al prezzo su strada.