Mentre in Italia Agcom regolamenta l’utilizzo di standard per la radio digitale che paiono ormai antichi in un mondo tecnologicamente frenetico, sono sempre di più coloro che intravedono una convergenza di tutti gli strumenti di diffusione via etere. Tutto sembra puntare sul web, epicentro massmediale di cui i formati digitali di diffusione radiotelevisiva diventano appendici. In un futuro forse assai poco lontano, DAB+, DVB-T, DRM, DMB, HD Radio, DAB-S, e chi più sigle e acronimi ha li metta, potrebbero diventare meri strumenti di amplificazione per l’accesso a Internet, nella frenesia di una ambita connettività assoluta, anche e soprattutto in movimento. Non a caso, in questi giorni, al CES di Las Vegas gran parte dell’attenzione è attirata dal web-car. Sull’argomento ci siamo già soffermati in diverse occasioni anche recentissime, ma, data l’importenza della questione, pare opportuno tornarci, come sempre usufruendo del qualificato e fondamentale contributo di Andrea Lawendel di Radio Passioni, che sottolinea come "Due marchi molto importanti per il car hi-fi come Pioneer e Alpine hanno annunciato i primi modelli di autoradio direttamente integrabili con Pandora, il servizio musicale via Web che negli Stati Uniti (per questione di diritti Pandora funziona solo negli USA ormai) spopola e toglie ascoltatori alla radio convenzionale". "In realtà – spiega Lawendel – l’integrazione è per così dire indiretta: i nuovi modelli annunciati oggi sono in grado di "riconoscere" la presenza a bordo di un iPhone o di un iPod Touch e automaticamente si configurano per poterli controllare dal cruscotto, arrivando a visualizzare sul loro display le informazioni relative ai titoli e agli esecutori. Uno degli aspetti più interessanti è l’intelligenza dimostrata da questi costruttori: considerando per esempio la nuova offerta di Pioneer, è chiaro che la strategia è quella della neutralità. AVIC-X920BT, sigla del sistema Pioneer, è una soluzione con molte faccie: fa da autoradio analogica e digitale (HD Radio), dialoga con iPhone per la musica di Internet e funge persino da navigatore GPS. Come che dire che qualunque sorgente di informazione o intrattenimento non viene osteggiata, ma integrata a beneficio dell’utente dell’autoradio. Che costa 1.200 dollari ma forse vale la spesa per chi se la può permettere". Pioneer si sta ormai proponendo come "piattaforma di aggregazione di servizi Internet anche per i dispositivi fabbricati dai concorrenti", marca l’amico Andrea su RP. "La presenza di una funzione per la sintonia del sistema Ibiquity sembrerebbe una notizia positiva per i fautori della radio digitale. Ma non è detto: il focus, come si vede, è proprio sugli Internet Services". Perché, come detto in apertura, è lì che si punta; che mira il tutto. Il nuovo ombelico del mondo, insomma.