Sul sito dell’EBU sono state rese disponibili le presentazioni in PDF e le registrazioni audio degli interventi alla Digital Radio Conference del 16 febbraio a Ginevra mentre ieri alla RAI di via Asiago a Roma si è tenuta la conferenza Multimedia Meets Radio. Ad entrambe le questioni ha dedicato attenzione l’amico Andrea Lawendel su Radio Passioni che ha pubblicato i documenti della conferenza del 16 febbraio. Tra gli elementi rilevanti, i test in corso in Europa sulla tecnologia DRM+ per la digitalizzazione dell’FM (su cui si concentrano le attenzioni degli operatori che hanno molto investito in infrastrutture, come in Italia) e quella di Frontier Silicon sull’evoluzione del mercato dei ricevitori digitali. "Nel giro di pochi anni siamo arrivati ad avere ricevitori DAB del costo di 30 euro e diverse nazioni europe, oltre ad aver adottato il DAB+, pensano seriamente di utilizzarlo per sostituire completamente i network nazionali e regionali in FM", sottolinea Lawendel, aggiungendo: "Se il DRM+ dovesse decollare sul piano della disponibilità di chipset, moduli e ricevitori, è sempre più concreta la possibilità che si arrivi ad avere estese aree geografiche caratterizzate dallo switch off dei servizi FM analogici locali". Ieri a Bruxelles la responsabile dell’Agenda Digitale europea Neelie Kroes, intervenendo alla conferenza della Associazione Radiofonica Europea, si è rivolta ai consorzi che si occupano della promozione della radio digitale in Europa ad accelerare il passo, per non "lasciare indietro la radio" rispetto al processo di digitalizzazione televisiva. "Sul DAB+ c’è del resto sempre più convergenza – precisa il blogger – Anche l’Austria (qui il documento messo a punto da KommAustria per la radio digitale nel 2012) e il Belgio, dove a Bruxelles RTBF sta effettuando da qualche mese un test DAB+ sul canale 12B con un multiplex di quattro programmi diffusi a diversi bit rate si sono unite al carrozzone dello standard Eureka 147 con nuova codifica audio AAC, mentre in Francia David Kessler, l’incaricato della presidenza della Repubblica che doveva rimettere a febbraio uno studio sulla situazione della radio digitale, ha commentato sulla stampa con molto entusiasmo i test DAB+ che sono in corso a Nantes per iniziativa di un gruppo di radio "associative". Intanto la radio digitale ha cominciato decisamente a correre anche sul mobile streaming, come sta dimostrando l’esponenziale richiesta di accesso degli operatori FM alla tecnologia Drivecast, il web-based media manager capace di gestire i contenuti o i flussi multimediali preferiti dell’ascoltatore direttamente dal web, per poi salvarli nella libreria personale (e mantenendola sempre aggiornata) sincronizzando in piena autonomia tutti i dispositivi connessi a Internet (smartphone Android, iPad, iPod, iPhone, TV Philips e Samsung e dispositivi di archiviazione USB) e distribuendo automaticamente il contenuto secondo le specifiche richieste dall’apparato. (A.M. per NL)