Pierre Bellanger è il fondatore, CEO e presidente del Gruppo Skyrock in Francia. In occasione dei Radiodays Europe 2016, ha espresso alcune considerazioni molto interessanti a riguardo del futuro della radiofonia, con particolare riferimento alle piattaforme distributive.
Secondo Bellanger, grazie alla radio su Internet (IP radio), il medium vivrà una nuova età dell’oro: "La conoscenza dei profili degli ascoltatori e la geolocalizzazione permetterà di adattare i messaggi commerciali a diversi profili di pubblico da integrare all’interno dello stesso programma. La radio sta diventando un’app: è già possibile scaricare buoni sconto digitali, attuare il collegamento con le applicazioni di marchi. Le sinergie sono virtualmente infinite e la Radio è meglio del Web, perché non c’è bisogno di usare gli occhi: ha la finezza di internet, senza l’handicap di uno schermo (per dirla con uno slogan è "internet, eyes-free", ndr). Questo modello di pubblicità apre la strada alla promozione programmatica". Più complesso il problema della distribuzione dei contenuti: "La radio è da sempre un medium gratuito per gli ascoltatori; tuttavia la radio IP esce da questo schema classico: al di fuori di un hot-spot WiFi, il costo della larghezza di banda della radio grava sul pacchetto di dati dell’ascoltatore (mediamente un utente consuma un gigabyte di Radio al mese, vale a dire su un complesso di dati media di 5 gigabyte, il 20% del pacchetto); ciò ostacola seriamente l’ascolto". Per il ceo del player francese, occorre quindi operare per mantenere la radio libera in tutto il mondo anche su piattaforma IP. Sul punto, secondo il presidente di Skyrock ci sono tre possibili scenari operativi. Il primo si applica quando la larghezza di banda disponibile è limitata, attraverso il modello eMBMS, la versione LTE del MBMS (Multimedia Broadcast Multicast Services). "Normalmente, quando s’interroga una cellsite mobile per accedere a qualcosa – un segnale radio per esempio – si invia un flusso dedicato allo smartphone richiedente e il processo si ripete ad ogni richiesta. Quando più richieste sono identiche, l’eMBMS permette al programma richiesto di essere trasmesso a tutti invece di trasmettere separatamente e simultaneamente a ciascuno. Ciò richiede un telefono portatile adattato e qualche cambiamento della rete di telecomunicazione. Il guadagno in banda è proporzionale al numero di utenti simultanei. Con la trasmissione IP così impostata, la larghezza di banda per lo streaming radio non intacca il pacchetto dati dell’utente. Abbiamo testato con successo questo modello con Alcatel-Lucent e Orange nel 2013". Il secondo scenario si applica quando la larghezza di banda è abbondante: qui, la capacità trasmissiva utilizzata dal telefono cellulare per una applicazione dedicata è finanziata dal suo sponsor o dall’operatore di telefonia mobile. Questo metodo viene chiamato "dei dati sponsorizzati" o "a rating zero". Ascoltare la radio su un cellulare non incide sul pacchetto dati di chi ascolta. E’ l’apoteosi della radio libera sul cellulare e quest’ultimo diventa il ricevitore. "Tale modello è già ampiamente sviluppato in Africa, Francia e negli Stati Uniti ed è stato avviato in maniera massiccia da Orange, a partire dal 2010 con il servizio musicale Deezer, poi seguito, nel 2014, da SFR". Il terzo scenario è un modello ibrido che combina le telecomunicazioni con la radiodiffusione digitale terrestre, qualunque sia la sua modalità di trasmissione: T-DMB, DAB, DAB+. Il principio è il seguente: è possibile utilizzare multiplex DAB per trasmettere un segnale di IP, che può essere raccolto e decodificato dai telefoni cellulari e poi essere trattato da app radio. Si tratta del formato DAB-IP (o RNT-IP in Francia) ETSI 101-735, che integra il DAB+ nel mondo IP. Tuttavia, secondo Bellanger, ciò sarà un passaggio intermedio "L’ascoltatore del futuro gestirà, attraverso i tanti dispositivi connessi ad Internet cui ha accesso, diverse categorie di segnale, come fa oggi con il WiFi, e le celle 3G e 4G. L’apparato, quando si aprirà la radio-app, mobile sceglierà il miglior segnale disponibile per l’utente (WiFi, DAB-IP nelle principali aree urbane, celle a 3, 4 e 5G o anche il buon segnale vecchio FM). Il sistema sarà completamente trasparente per l’ascoltatore e, attraverso la gestione dinamica in tempo reale da parte dell’operatore (con pacchetti di uso illimitato), cercherà di ottimizzare le risorse per ogni cellsite. Con la trasmissione DAB-IP nei trenta principali città in Francia in combinazione con le reti degli operatori di telefonia mobile e radiodiffusione FM, si raggiunge una copertura inimmaginabile del paese. La Radio Free IP sul cellulare è il futuro. E ‘un’opportunità di gestione della larghezza di banda e di differenziazione per le società di telecomunicazioni ed una caratteristica competitiva per i produttori di cellulari. Ed è ovviamente il massimo anche per l’industria radio. Nel giugno 2015 Skyrock ha ricevuto l’autorizzazione dal regolatore francese, il CSA, per la sperimentazione del DAB-IP. Il futuro della radio è IP e DAB, broadcast e delle telecomunicazioni, FM e digitale". (M.L. per NL)