Poiché l’Alto Adige è una parte d’Italia decisamente diversa da tutte le altre, non può certo sorprendere la recentissima notizia che la RAS (Radiotelevisione Azienda Speciale) della provincia di Bolzano ha ampliato ulteriormente la sua rete trasmissiva radiofonica DAB+ con la messa in esercizio di impianti trasmissivi presso le postazioni di Solda e di Plan. Grazie ai suoi 92 impianti digitali, la RAS serve così ora ben il 99,6 percento della popolazione dell’Alto Adige con 22 programmi radiofonici di eccellente qualità.
Anche la rete radiofonica digitale delle emittenti locali è stata potenziata: sono infatti 13 le Radio private che possono essere ricevute in qualità DAB+ in Valle Aurina, Fundres, Solda, Plan, San Pancrazio, Valle di Braies e alta Val Pusteria. In questo modo il 95 per cento della popolazione altoatesina è raggiunta non da 22 ma da 35 programmi radiofonici digitali DAB+.
Dato poi che ormai grazie al DAB+ possono essere ricevuti su tutto il territorio provinciale molti programmi radiofonici di miglior qualità e che molte famiglie qui possiedono un apparecchio radiofonico digitale, la RAS procede con la disattivazione degli impianti FM (incredibile ma vero): questa volta toccherà ad altri 22 impianti in Modulazione di Frequenza relativi ai programmi Ö1, ORF Radio Tirol, Ö3 e Radio Rumantsch presso sette postazioni ricetrasmittenti. Ciò consentirà di ridurre i costi d’esercizio e di manutenzione.
Per la diffusione sul territorio provinciale di 3 programmi FM, infatti, la RAS gestisce ben 212 impianti di trasmissione, mentre sono sufficienti 92 ripetitori per la diffusione di 22 programmi radiofonici digitali. Rapportando il numero degli impianti al numero dei programmi diffusi, emerge che la Radio digitale DAB+ è molto più efficiente e i costi d’esercizio per ogni programma radiofonico possono essere ridotti di oltre il 90% rispetto alla FM.
Tutto ciò senza contare che gli impianti FM della RAS hanno raggiunto, e in alcuni casi superato, i 30 anni di esercizio e per proseguire la regolare gestione delle reti sarebbe necessaria una progressiva sostituzione.
Lo spegnimento degli impianti FM (di cui questo periodico ha già dato notizia un anno fa) consentirà infine di utilizzare gli apparecchi dismessi come pezzi di ricambio per gli impianti ancora in esercizio; la copertura base del segnale FM sarà infatti comunque ancora garantita per chi non possiede una radio digitale DAB+ e nei luoghi di spegnimento la ricezione FM resterà possibile tramite postazioni più distanti. (M.R. per NL)