“A inizio novembre la tv era pressoché assente e faceva meno dell’1% di visione. Oggi (dicembre 2020) rappresenta più del 6% del totale. Un dato molto significativo. Il pc resta quindi il primo punto di contatto con la visual radio. E probabilmente è il canale migliore per uffici e attività commerciali. Poi, le persone scoprono la tv connessa e il suo utilizzo prosegue in casa come media player”.
Così Roberto Sergio, direttore di Radio RAI a FM World dopo le precisazioni fornite a NL nei giorni scorsi a riguardo del riscontro superiore alle aspettative della Visual Radio IP di Radiodue.
Andamento logico con le mutate abitudini dell’utenza
“Relativamente alla distribuzione durante la settimana, il picco di visione è nei giorni feriali, probabile accompagnamento delle attività lavorative in ufficio o in smart working. Questo dato sembra confermare il ruolo tipico di Radio2. Un accompagnamento durante la giornata e quindi conforta la nostra scelta di aver portato in visual proprio questo canale”.
Dicembre 2020: Statcast registra spostamento ascolto da mobile a fisso
E i dati forniti da Sergio trovano conferma, sia quanto a tendenza che a percentuali di incremento, nel campionamento dello strumento Statcast in uso a questo periodico.
Quest’ultimo ha infatti registrato nelle ultime due settimane (quindi a cavallo tra la fine di novembre e la prima decina del mese dicembre 2020) variazioni coerenti. Nello specifico, un generale spostamento medio di 7 punti percentuali dalla fruzione di contenuti radio in mobile verso dispositivi fissi (tendenzialmente device diversi dagli smartphone) nel campione analizzato su emittenti eterogenee.
Aumento della fruizione IP del 5,25% nelle ultime due settimane
Lo stesso strumento di analisi mostra contestualmente un aumento della fruizione generale via IP del 5,25% negli ultimi 14 giorni.
Il cambiamento d’abitudini si consolida
Il trend, da una parte, è allineato con la tendenza al maggiore ascolto stanziale determinato dalle restrizioni al movimento imposte per la pandemia da Covid-19. Dall’altra, esso mostra la progressione verso un recupero dell’ascolto radiofonico indoor attraverso le piattaforme IP. La tendenza si va stabilizzando sui livelli registrati nella scorsa primavera in occasione della prima ondata pandemica, segno di una fidelizzaazione sul mezzo e sui device impiegati.
E anche lato Auditel la radio mostra segni di recupero nella fruizione tra le mura attraverso il DTT, come avremo modo di analizzare nei prossimi giorni con un articolo dedicato. (E.G. per NL)