Radio di ateneo, un fenomeno in costante ascesa

Cresce la voglia di fare radio da parte del mondo universitario italiano.


Lo dimostrano le ripetute “attivazioni” avvenute, anche di recente, ad opera di diversi atenei della Penisola. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda l’emittente “Radio Frequenza”, nuova creatura mediatica “concepita” all’interno dell’Università degli Studi di Teramo. La neo emittente è ascoltabile sia on line, che in fm. Grazie, infatti, ad un accordo con Activity Hit Radio (storica stazione della provincia di Teramo), Radio Frequenza è in onda quotidianamente sui 102 MHz, per ben quattro ore giornaliere nelle fasce orarie 8.00-10.00 e 18.00-20.00). L’iniziativa sembra aver già ottenuto un notevole successo. Secondo alcune dichiarazioni rilasciate dal coordinamento interno dell’emittente, pare che l’ateneo abruzzese sia persino interessato all’acquisto di Activity con l’intenzione di dar vita ad un vero e proprio network con analoghe realtà radiofoniche di altre città italiane. La radio, dunque, continua indiscutibilmente ad occupare un ruolo di primo piano fra gli attuali strumenti di comunicazione, nonostante siano trascorsi ormai parecchi anni da un certo pionierismo che si riteneva definitivamente estinto. Queste le emittenti degli atenei che nel corso dell’ultimo quinquennio hanno visto la luce: Radio Facoltà di Frequenza (identificata dall’acronimo Fdf), prima emittente radiofonica universitaria nata nel 2000 all’interno dell’Università di Siena grazie anche alla collaborazione e al supporto tecnico dell’emittente locale Radio Siena (anche Radio Facoltà di Frequenza trasmette i suoi programmi in modulazione di frequenza sui 99,450 MHz); Radio Sapienza, nata da un accordo fra la Rai e la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma; Fan-Fuori Aula Network, emittente con base operativa nella città di Verona. Ed ancora, non bisogna dimenticare il nuovissimo progetto della Luiss nato e finanziato da importanti gruppi bancari ed aziende italiane come Capitalia, Poste Italiane, Fiat, Enel e Telecom. Intanto, numerosi altri progetti sono già in fase di realizzazione. Ci risulta, infatti, che altre due stazioni hanno iniziato recentemente le proprie trasmissioni presso le Università di Napoli e Pavia ed è allo studio un altro progetto a Milano da parte dell’Università Bocconi. (Vito Scelsi per NL)

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