Soddisfatto dei dati 2° semestre TER 2020 (qui) il direttore di Radio RAI Roberto Sergio, che però rimarca l’importanza della componente digitale.
“Le buone performance sulle piattaforme analogiche non ci bastano. Oggi la sfida è altrove, sulle piattaforme alternative alla classica radio in Fm. Noi siamo presenti da tempo su questo settore, ma stiamo lavorando per rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel mondo del digital audio. Il drive time è sostanzialmente scomparso nei mesi del lockdown. L’aumento dell’accesso via app e web, che sfugge però alle rilevazioni organiche (richiamo ancora una volta l’attenzione sulla necessità di rendere più moderno il metodo di ricerca Ter)”.
Dati 2° semestre TER 2020: Radio RAI +3,9% di share nel 2° semestre 2020
I dati 2° semestre TER 2020 sugli ascolti radiofonici fanno segnare per Rai Radio un aumento del 3,9% della share 2° semestre 2020 verso pari periodo 2019. Se poi il dato Ter si confronta con l’intero anno 2019, la crescita dello share arriva al 5,2%.
Sergio: inutile parlare di aumento assoluto in un anno anomalo. Anche se qualcuno lo farà…
“L’aumento delle share Rai è molto significativa – spiega Roberto Sergio, direttore Rai Radio – in un anno anomalo e ovviamente pesantemente condizionato dall’emergenza covid. Inutile parlare di ascolti assoluti, anche se sicuramente c’è chi lo farà, in un anno in cui le abitudini di ascolto sono state stravolte.
Drive time scomparso. Aumento accesso via app che però sfugge a rilevazioni organiche
Il drive time sostanzialmente scomparso nei mesi del lockdown. L’aumento dell’accesso via app e web, che sfugge però alle rilevazioni organiche (richiamo ancora una volta l’attenzione sulla necessità di rendere più moderno il metodo di ricerca Ter). E ancora, la contrazione generale della platea. Tutti elementi mai verificatisi in quasi 100 anni di storia della radio.
Per questo, gli unici ragionamenti che si possono fare sono sulle quote di mercato di ciascuna radio
E per quanto ci riguarda non possiamo che guardare con soddisfazione a un incremento significativo che premia le scelte fatte nell’ultimo periodo e il valore della radio Rai in un contesto così particolare”.
Dettaglio reti
Venendo al dettaglio dei dati 2° semestre TER 2020, RAI segnala “un significativo aumento di share per Radio 1 (+4,0%), Radio 2 (+4,0%) e Radio 3 (+9,8%), con quest’ultima in crescita su tutti gli indicatori. Come prevedibile, la drastica riduzione della mobilità causata dall’emergenza sanitaria ha invece penalizzato Isoradio”.
L’analisi autonoma RAI
Ai dati Ter, Rai affianca ormai da diverse settimane il dato sugli ascolti della visual radio di Rai Radio 2.
“La scelta di portare il canale in modalità visiva viene premiata da un pubblico consistente, che fa segnare medie di oltre le 50mila ore di visione a settimana e tempi di permanenza dell’ordine dei 40 minuti”, spiega una nota RAI.
Social performance
“Infine, i dati social, con le ottime performance ancora di Radio 2, radio più vista e cliccata su Facebook nel 2020 – spiega la concessionaria pubblica -. Prima in classifica per numero totale di interazioni (6,56 milioni) tra tutte le Radio nazionali iscritte a Ter, la radio ha fatto registrare un tasso di crescita della pagina pari al 47%. Parallela, la crescita del 46,8% del numero delle interazioni su Instagram. Oltre 133 milioni le visualizzazioni dei video di Rai Radio2 sulle piattaforme social”.
Oggi la sfida è altrove, sulle piattaforme alternative alla classica radio in Fm
“Dati positivi che sono però solo un ulteriore punto di partenza”, conclude Sergio. “Le buone performance sulle piattaforme analogiche non ci bastano. Oggi la sfida è altrove, sulle piattaforme alternative alla classica radio in Fm. Noi siamo presenti da tempo su questo settore, ma stiamo lavorando per rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel mondo del digital audio”. (E.L. per NL)