Nonostante i, peraltro pochi e generalmente infruttuosi, tentativi di intesa tra i consorzi di emittenti locali che concorreranno nell’attribuzione dei diritti d’uso DAB per bacini individuati da Agcom, quasi certamente in gran parte delle aree tecniche italiane le procedure si svilupperanno nella direzione di gare competitive. Come avvenuto per il DTT, sul cui modello, del resto, sono ispirate. Da ciò discenderà che in alcune zone ci saranno esclusi, con inevitabili ricorsi ed alea di incertezza sull’assetto derivante.
L’esperto
Parliamo della questione con l’avvocato Stefano Cionini, senior partner di Consultmedia e co-founder della law firm MCL Avvocati Associati, che cura in esclusiva l’Area Affari Legali della prima struttura italiana di competenze a più livelli in ambito radiotelevisivo.
La prima grande convention sul DAB locale
Lo stesso avv. Cionini è stato relatore alla prima grande convention sul DAB locale tenutasi in Franciacorta nel w/e dal 20 al 22 gennaio 2023, di cui NL era media partner.
Procedure di assegnazione diritti d’uso DAB
Parliamo quindi con il legale delle procedure di assegnazione.
L’intervista
(Newslinet) – Alla convention avete annunciato una stretta partnership tra Consultmedia e Mediadab: significa che assisterete solo tale consorzio nelle procedure di assegnazione dei diritti d’uso DAB?
(Stefano Cionini) – No. L’accordo con Mediadab assegna carattere preferenziale a quest’ultimo consorzio, ma solo a riguardo delle reti per cui il medesimo (e i consorzi Spacedab e Godab) concorreranno.
Allo stato abbiamo accordi di assistenza con cinque consorzi e ne stiamo vagliando altri
(NL) – Avete già definito accordi per altre reti DAB con altri consorzi?
(S.C.) – Sì, abbiamo già accordi con altri due consorzi; ma abbiamo ricevuto altre richieste di assistenza. Inoltre, stiamo lavorando, pur con difficoltà, nel cercare di definire intese tra gli enti di aggregazione delle emittenti locali.
Veterani delle sedute pubbliche
(NL) – Con le procedure di refarming della banda 700 MHz Consultmedia si è fatta le ossa in tema di beauty contest…
(S.C.) – E’ stato un tour de force. Abbiamo partecipato a tutte – ma proprio a tutte – le sedute pubbliche, sia per operatori di rete che per fornitori di servizi di media audiovisivi. Penso che siamo stati l’unico soggetto presente in forma trasversale su tutti i tavoli, compresi i superplayer che in qualche caso non avevano partecipato ad alcuni bandi. Abbiamo quindi maturato una notevole esperienza e, senza falsa modestia, contribuito a costruire giurisprudenza dottrinale e giudiziale.
Tempi lunghi
(NL) – Come andrà col DAB?
(S.C.) – Anzitutto si andrà per le lunghe. E’ quindi indispensabile che, nelle more, venga estesa la durata delle autorizzazioni sperimentali concesse ai consorzi DAB, per evitare una pericolosa interruzione della continuità della trasmissione digitale via etere e scongiurare la riproposizione della sperequazione tra emittenti nazionali e locali. Sul punto, le rappresentanze delle emittenti locali dovrebbero essere decise ed unite. Altrimenti i positivi risultati fin qui conseguiti saranno vanificati.
(Da) Settembre 2023. Se va bene
(NL) – Tempi?
(S.C.) – Ritengo che difficilmente prima di settembre possano essere rilasciati i diritti d’uso ai consorzi in tutte le aree tecniche. Ma, secondo altri colleghi di Consultmedia, sul punto sono eccessivamente ottimista.
Avere il polso
(NL) – Il convegno sul DAB è stato utile?
(S.C.) – Assolutamente sì. Ci ha concesso di misurare il polso ad oltre 100 editori radiofonici e di confrontarci anche coi tecnici. Peraltro, abbiamo ricevuto molti consensi a riguardo del nostro approccio.
Digitale eterogeneo
D’altra parte, sul cd. digitale eterogeneo, Consultmedia lavora da 10 anni ed ha consolidato un know how oggettivamente notevole. Anche per quanto riguarda la nostra divisione tecnica, gli stretti legami con Aldena Telecomunicazioni ci hanno permesso di affinare un modello di progettazione che sul DTT ha mostrato i suoi positivi effetti. (E.G. per NL)