Prosegue il cammino di Cumulus Media, colosso radiofonico statunitense da più di 440 stazioni radio che trasmettono in 90 mercati degli Stati Uniti – inclusi otto dei primi dieci –, circa 8.000 stazioni affiliate al podcast audio network Westwood One e numerosi canali digitali.
Come abbiamo più volte avuto modo di riportare su queste pagine, lo scorso novembre il broadcaster targato U.S.A. aveva presentato istanza di fallimento; ma, attraverso il regime di bankruptcy previsto dal Chapter 11 della legge fallimentare statunitense Cumulus Media ha potuto, da un lato, depurarsi dalla situazione di dissesto finanziario in cui versava e, dall’altro, proseguire nella sua attività d’impresa, che è sempre stata solida e in crescita.
In particolare, grazie a sei mesi di ristrutturazione finanziaria, la compagnia ha ridotto il proprio debito di oltre 1 miliardo di dollari, passando da un rosso di 2,34 miliardi a 1,30 miliardi di dollari.
Come riporta il giornale online Radio Ink, Mary Berner, amministratore delegato del gruppo, a seguito dell’annuncio dell’uscita dalla bancarotta ha così positivamente dichiarato: “Negli ultimi due anni, siamo stati incessantemente concentrati sui nostri piani per far girare la società; il completamento del processo di ristrutturazione finanziaria è un enorme passo avanti nella nostra inversione di rotta. Oggi siamo una compagnia più forte e più competitiva, con la base finanziaria di cui abbiamo bisogno per andare avanti con decisione nelle iniziative che produrranno i maggiori benefici per l’azienda. Con questa ristrutturazione finanziaria ormai alle nostre spalle, siamo emozionati per ciò che saremo in grado di realizzare con tutte le nostre risorse ed energie, completamente focalizzati sulla nostra attività”. Prosegue poi la Berner: “Voglio ringraziare il nostro eccezionale team per la dedizione e gli enormi sforzi compiuti in questa situazione. Guardando avanti, i nostri dipendenti rimarranno la vera forza motrice del nostro successo, mentre continuiamo ad offrire scelte di contenuti premium ai 245 milioni di persone che raggiungiamo ogni settimana tramite le nostre stazioni e Westwood One. Siamo, inoltre, grati per il supporto dei nostri fornitori e affiliati durante questo momento e non vediamo l’ora di lavorare insieme nel futuro”.
Sembrerebbe, quindi, che non tutti i mali vengano per nuocere e che, nonostante una dichiarazione di fallimento e sei mesi di procedura di risanamento, Cumulus Media possa uscire dalla bancarotta con ottimismo; la speranza è che questo clima di positività possa perdurare. (G.C. per NL)