L’ascolto radiofonico in streaming non è certo una novità: la fruizione via IP (eterogenea: app, sito, smartphone, smart speaker, aggregatori, ecc.) è in costante crescita (spesso in erosione alle piattaforme via etere).
Tuttavia molti editori non hanno chiare le modalità con cui si analizzano i dati del traffico streaming.
O meglio, quali sono i dati – tra i tanti che sono resi disponibili dagli strumenti di analisi – significativi.
I tre dubbi più diffusi si riassumono nel titolo di questo articolo: come si valutano gli ascolti in streaming?
Quando il traffico è considerato (commercialmente ed editorialmente) rilevante?
A cosa corrisponde in streaming il GM (giorno medio) dell’indagine CATI del TER (Tavolo Editori Radio)?
Roberto Brandolini
Per affrontare il controverso tema, NL ha interpellato Roberto Brandolini, socio e direttore tecnico delle
società Newradio S.r.l. (in Italia) – uno dei più noti ed importanti provider di servizi streaming in diretta con traffico illimitato italiano – e StreamFacil S.L. (in Spagna).
Ascolti contemporanei
(Newslinet) – Molti editori valutano il proprio ascolto streaming meramente sulla base delle contemporaneità (i cd “ascoltatori attuali”). Perché questo dato non è da considerarsi esaustivo e forse nemmeno rappresentativo?
(Roberto Brandolini) – Il dato della contemporaneità è importante per valutare l’andamento di una fascia oraria e solo se rimane costante nel tempo (picchi costanti tutti i giorni ad orari simili). Non è vero che non è un dato esaustivo.
Indicatore del programma specifico più che della stazione
Diciamo che non è sufficiente per valutare il successo di una radio. Magari aiuta nella valutazione di ascolto di un programma specifico.
Utenti unici
(NL) – Secondo una scuola di pensiero, nemmeno gli utenti unici giornalieri sarebbero un dato attendibile. Sarebbe preferibile infatti assumere a riferimento le sessioni giornaliere e in generale quelle mensili. Condividi?
(Roberto Brandolini) – In parte. Gli utenti unici e le sessioni giornaliere sono un dato importante se il sistema di statistiche rileva in modo intelligente la ripetizione degli IP e degli user agent collegati. Se il sistema fornisce dati al netto degli errori e ripetizioni di IP dovuti a problemi di rete o player difettosi… i dati sono importanti e significativi.
Durata d’ascolto
(NL) – La durata d’ascolto è un altro parametro rilevante….
(Roberto Brandolini) – Sì. Sull’ascolto IP è importantissimo. Viviamo in un mondo dove l’ascolto (o la visione) dei contenuti online è velocissimo. L’ascolto di una radio via web ha sempre tempi molto più brevi di una radio su piattaforme tradizionale.
Occhio all’ascolto da smartphone
A parte coloro che ascoltano con IPTv, smart speaker o sito web, che magari la mettono in sottofondo mentre lavorano o sono in casa, l’ascolto da smartphone con APP ha tempi limitatissimi; spesso di pochi secondi. Il tempo di aprire il prossimo contenuto sui social…
TLH
Non dimentichiamoci del dato TLH (ore di ascolto totali) che è uno dei dati più importanti per calcolare il grado di affezione e gradimento della radio e la possibilità di un buon esito sulla monetizzazione dei flussi (se presente).
Comparazione con il metro CATI
(NL) – Se volessimo tentare un impossibile confronto tra rilevazioni d’ascolto IP e quelle CATI del TER (Tavolo Editori Radio), a cosa dovrebbe corrispondere il Giorno Medio?
(Roberto Brandolini) – La grande differenza rispetto alle indagini modello TER è che un ascoltatore IP può essere condiviso con più persone (un player in un punto pubblico potrebbe essere ascoltato da più persone).
Utente multiplo ed utente unico
Un ascoltatore con indagine tradizionale è sempre univoco.
Ascolti unici giornalieri
Direi che il dato più vicino al ‘Giorno medio’ di TER è sicuramente quello degli ascoltatori unici giornalieri.
Soddisfatti con….
(NL) – Entrando nel merito: una radio locale italiana di medio valore dovrebbe, oggi, considerarsi soddisfatta con che volumi di questi indicatori?
(Roberto Brandolini) – Con le nostre aziende Newradio e Streamfacil abbiamo migliaia di clienti sui nostri server di streaming, piccoli medi e grandi. Direi che con una media di 500/1000 ascoltatori unici in 24 ore e 15000/25000 ascolti unici mensili una radio medio piccola sul web dovrebbe considerarsi soddisfatta e sperare in un’ulteriore crescita.
100.000 unici mensili
Da 100.000 ascolti unici mensili in su si parla già di radio molto importanti. (M.R. per NL)