Radio. Come sarebbe lo stato della radiofonia italiana in un ambiente ideale? Da uno studio Infinite Dial Australia una possibile risposta

infinite dial australia

Un recente studio di Edison Research condotto in un mercato radiofonico evoluto fornisce una serie di risposte a frequenti domande dei radiofonici italiani.
Tra queste: il sostanziale fallimento di alcune iniziative radiofoniche esclusivamente digitali è da ascrivere solo al layout editoriale scelto o concorre anche la propensione analogica di un certo target?
Quanto pesa l’ascolto via app, rispetto a quello dal sito (player)? Quale è il contributo degli aggregatori e quello della somministrazione via smart speaker?
Il calo della fruizione radiofonica a causa della concorrenza delle piattaforme di streaming online si stabilizzerà? Se sì, quando?

La cornice radiofonica

Che la radio soffra la competizione delle piattaforme OTT sui piani editoriale e commerciale è innegabile. Tuttavia, la radio italiana patisce problemi non tipici del mezzo in sé, ma causati dalla sua particolare collocazione in un ambiente politico, regolamentare, tecnico, editoriale, commerciale e culturale non ideale. Soprattutto in questa delicata fase della sua esistenza, al cospetto di cambiamenti di abitudini e successione di piattaforme distributive dei contenuti.

La domanda (generale)

Quindi ci siamo chiesti: se la radio (italiana) non avesse problemi autoctoni causati dalla mancata pianificazione delle frequenze analogiche (il Piano FM); dall’avvio per tempo ed in forma piena delle trasmissioni in DAB; se fosse efficacemente rappresentata davanti alle istituzioni; se non fosse divorata da lotte intestine, vivrebbe gli stessi problemi?

Il mercato ideale di riferimento

Per (tentare di) rispondere a questa domanda abbiamo preso a riferimento un mercato evoluto nelle direttrici descritte, quello australiano, assumendo i risultati di The Infinite Dial Australia 2023.

Lo studio

Cioè uno studio completo sui comportamenti di ascolto audio condotto da Edison Research, che mostra una crescita del consumo di audio digitale, inclusi podcast e radio online, mentre la radio via etere rimane forte.

Australian Infinite Dial

Già il fatto che lo studio Australian Infinite Dial sia commissionato da Commercial Radio & Audio (CRA), l’ente esponenziale dei broadcaster, insieme a LiSTNR (aggregatore captive dei radiofonici) ed a Triton Digital, player nella tecnologia e nei servizi per il settore dello streaming audio e dei podcast, dà l’idea della maturità del mercato radiofonico australiano.

Equilibrio (pressoché) perfetto

Si tratta di un equilibrio pressoché perfetto dei principali interessi del sistema radiofonico.

I tre pilastri della radiofonia

Parliamo di quello lobbistico, del comparto distributivo contenutistico e di quello della tecnologia pubblicitaria (digital audio).

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Calo stabilizzatosi

Uno dei dati più interessanti emergenti dallo studio Infinite Dial Australia 2023 è la stabilizzazione del calo della fruizione della radio AM/FM/DAB (ascolto settimanale su una popolazione maggiore di 12 anni, pari a 17 milioni su quasi 26 milioni totali).

79%

In questo contesto si è infatti scesi dalla percentuale dell’85% nel 2017 (salita a 88% nel 2018) progressivamente fino al 2021 (2019=83%, 2020=81%) quando il numero degli ascolti è diminuito fino a 79%, livello rimasto identico anche nel 2022 e 2023.

In Australia si ascolta più radio che in Canada, Nuova Zelanda, Stati Uniti

A conferma che in un mercato evoluto la radio performa ancora bene, il fatto che il 79% della popolazione australiana +12 che ascolta trasmissioni radiofoniche settimanalmente, è molto più alto che in altri mercati considerati importanti a livello di media, come Canada (62%), Nuova Zelanda (73%), Stati Uniti (61%).

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Ascolto DAB+ dal 18% al 32% in un anno

Indicatore interessante è costituito dal boom di ascolto DAB+ registrato nel 2023 (7 milioni su un totale della popolazione di quasi 26), quasi raddoppiato rispetto al 2022.

L’ascolto mensile e settimanale di podcast raggiunge i massimi storici

Il 43% degli australiani di età superiore ai 12 anni ha ascoltato un podcast nell’ultimo mese, mentre il 33% lo ha fatto nell’ultima settimana.

Meglio che negli USA

L’ascolto settimanale tra gli australiani è ora superiore a quello degli Stati Uniti: un australiano su dieci di età pari o superiore a 12 anni ascolta podcast ogni giorno.

La radio AM/FM è ancora preferita dal target 35-54 e da quello >55

Una conferma di alcune recenti supposizioni italiane circa la ancora troppo ristretta quota di popolazione >55 anni propensa ad ascoltare contenuti radiofonici esclusivamente digitali, viene dal fatto che, anche in un mercato ideale come l’Australia, solo il 20% degli ultracinquantacinquenni ascolta la radio DAB+, contro il 40% del target 12/34 e il 35% di quello 35/54.

Crescita online

Viceversa, appare molto interessante la progressiva crescita (trasversale) dell’ascolto online, ma, soprattutto, la suddivisione per device, altra statistica che fornisce molte risposte a quesiti tipici degli editori italiani: con quale device IP la radio viene ascoltata?

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Quali device?

Ben il 70% degli australiani che ascolta la radio online lo fa attraverso l’app proprietaria della stazione, il 61% dal sito dell’emittente (a sottolineare l’importanza del player in evidenza, più volte accentuata da questo periodico), il 52% attraverso aggregatori ed il 49% con smart speaker. 

L’Australia è in testa agli Stati Uniti per quanto riguarda l’ascolto mensile di audio online

L’81% delle persone di età pari o superiore a 12 anni in Australia ha ascoltato audio online nell’ultimo mese, una percentuale più alta rispetto agli Stati Uniti.

Audio in Australia in forte espansione

“I risultati di Infinite Dial del 2023 confermano che l’ascolto audio in Australia è in forte espansione, guidato dalla crescita esponenziale dell’ascolto audio digitale e dalla continua crescita dell’ascolto radiofonico di formati digitali, tra cui la radio in streaming e la radio DAB+”, ha commentato Ford Ennals, amministratore delegato della CRA.

Divoratori di podcast

Che ha aggiunto: “Gli australiani sono ora i maggiori ascoltatori di podcast al mondo con il 43% di ascolti ogni mese, superando per la prima volta gli Stati Uniti. Significativamente, la radio rimane la forma di audio preferita dal pubblico giovane, con il 76% di ascoltatori ogni mese.

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Radio: leader in movimento

La radio continua a essere leader anche in movimento, con l’84% delle persone che la sintonizzano quando sono in macchina.

La radio continua a mostrare forza poiché la radio AM/FM/DAB+ raggiunge 17 milioni di ascoltatori a settimana

Il 79% degli australiani di età superiore ai 12 anni è raggiunto settimanalmente dalla radio AM/FM/DAB+, sia via etere che online.

LiSTNR

“I risultati di Infinite Dial rispecchiano ciò che stiamo vedendo a LiSTNR, con numeri record di audience radiofonica e record ascoltatori di podcast”, ha commentato Dave Cameron, Chief Content Officer di SCA, che include l’aggregatore LiSTNR, co-sponsor dello studio The Infinite Dial Australia.

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Comportamento mutevole

“Il comportamento del pubblico si sta definitivamente spostando verso un mondo di streaming e on-demand e il mercato della pubblicità audio digitale sta crescendo a livelli simili. Dimostra la forza, il coinvolgimento e la potente mobilità che l’audio offre agli ascoltatori su tutte le piattaforme”.

L’indagine Infinite Dial Australia

L’indagine Infinite Dial Australia, condotta nel primo trimestre del 2023, è un’indagine CATI/CAWI di alta qualità e comprende un campione rappresentativo a livello nazionale di 1.506 persone in Australia di età superiore ai 12 anni: 750 interviste sono state condotte via telefono e 756 interviste sono state condotte online. I dati sono ponderati su oltre 12 dati demografici. Qui per scaricare il documento. (M.R. per NL)

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