Questa volta non si scherza: o dentro o fuori. Gli impianti FM che non saranno accatastati non potranno essere eserciti ed ovviamente ceduti. Quello previsto dalla delibera n. 235/16/CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è un adempimento della massima importanza, che gli operatori non devono trascurare e sottovalutare.
Ricordiamo che con la citata Delibera l’Agcom ha disposto l’inclusione degli impianti di radiodiffusione sonora analogica operanti in banda FM (87,5–108 MHz) all’interno della Sezione speciale del Registro degli operatori di comunicazione (c.d. Catasto Nazionale delle Frequenze). Nel merito, il Regolatore ha stabilito che dal 15/09/2016 al 15/12/2016, i soggetti esercenti impianti trasmittenti su frequenze terrestri del servizio di radiodiffusione sonora in tecnica analogica comunichino, attraverso i servizi telematici esposti nella sezione dedicata all’indirizzo www.impresainungiorno.gov.it ovvero all’indirizzo www.catastofrequenze.agcom.it ed in conformità alla specifica di formato “FM2” approvata dall’Autorità con la delibera n. 236/16/CONS, i dati tecnici e amministrativi degli impianti direttamente eserciti nonché di quelli gestiti per conto di Comuni, Comunità montane o altri Enti locali o consorzi di Enti locali autorizzati ai sensi dell’art. 30, comma 1, del decreto legislativo n. 177/2005. Successivamente alla fase di primo popolamento, l’entrata in esercizio, la cessione e/o l’acquisizione, la cessazione nonché ogni altra variazione intervenuta nei dati dichiarati, deve essere comunicata, attraverso i medesimi servizi telematici, entro trenta giorni dal verificarsi della circostanza. Come abbiamo già informato in altro articolo, in queste settimane sono in corso verifiche da parte degli Ispettorati territoriali del Ministero dello Sviluppo Economico che con ogni probabilità hanno il fine di acquisire elementi per verifiche ex post della veridicità dei dati forniti dalle emittenti. La struttura di competenze a più livelli Consultmedia (collegata a questo periodico) ha predisposto il consueto service sull’argomento. Per informazioni: [email protected]. Infine, ricordiamo che con la medesima delibera è stato stabilito che a partire dall’anno corrente, la comunicazione all’Autorità relativa al pagamento del canone di concessione, da corrispondersi nel termine del 31/10/2016, da parte delle emittenti radiofoniche, andrà effettuata in modalità informatica avvalendosi dei servizi telematici del ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) esposti nel portale www.impresainungiorno.gov.it (la comunicazione va inoltrata entro dieci giorni dalla data del versamento). (E.G. per NL)