Bud Walters (CEO Cromwell): le immagini che accompagnano le nostre trasmissioni dal cruscotto dell’auto devono essere attuali e accattivanti come quelle di Apple, Google, Sirius, Spotify.
La radio è troppo autoreferenziale: deve mettersi in discussione e guardare oltre il music playbook degli anni ’80.
Ascoltatori? Roba vecchia: oggi si chiamano consumer/supporter/user. Non ha tanta importanza se e per quanto ci ascoltano tutti i giorni: basta che utilizzino il sito o alcuni dei nostri servizi.
“Promote, promote and be community involved”: un obiettivo più facile da raggiungere nei mercati locali che nei primi 50 sovrareali.
81 anni…
Il pensiero, lucidissimo che abbiamo sintetizzato nell’occhiello, non viene da un rampante giovane manager, ma da un deciso ottantunenne a capo della Cromwell Group Inc., con sede a Nashville, in Tennessee, negli Stati Uniti.
… e 31 stazioni
Si tratta di una società che gestisce 31 stazioni radiofoniche locali (6 AM/25 FM) in sei mercati per quattro stati (Illinois, Indiana, Kentucky e Tennessee).
Cromwell
La Cromwell iniziò ad operare nel 1969, quando, appena laureato, Bayard H. Walters (Bud) chiese alla Federal Communications Commission il permesso per esercire una stazione radio AM a Hawesville (WKCM, stazione di musica country su 1160 KHz in AM), nel Kentucky, che iniziò le proprie trasmissioni tre anni dopo, nel novembre 1972.
Local Media – Fresh Ideas
Alla Cromwell collaborano 150 persone, sotto il claim Local Media – Fresh Ideas.
Stop al music playbook degli anni ’80
Nel corso del suo intervento nelle sessioni del Jacobs Media Techsurvey 2022 al NAB Show, Bud Walters ha più volte sottolineato come occorra superare i modelli radiofonici degli anni ’80, soprattutto in ambito musicale.
Consapevolezza del proprio ruolo
A partire dalla consapevolezza di essere una radio locale: “Uno dei motivi di successo di XM è il fatto che gran parte delle radio locali non sfruttano i vantaggi di essere… radio locali.
Il prodotto principale deve essere la motrice, non il vagone
La presenza digitale (social, siti web, tv digitale, ecc, ndr) è irrilevante se il prodotto principale dell’ecosistema mediatico (cioè la stazione radio) non brilla per assenza di personalità. La musica si può trovare presso tante altre fonti, anche con poca o addirittura senza pubblicità.
Personalità
Ma una grande personalità radiofonica locale può essere in un solo posto. Non basta rispondere a questa critica dicendo “non ci sono abbastanza personalità”. Anche se chi lo sostiene, in parte, ha ragione: se si continua a cercare nello stesso posto, si troveranno sempre le stesse persone.
Fuori dal recinto
Dobbiamo guardare al di fuori del settore ed essere disposti a dedicare tempo e denaro alla ricerca”.
Più attenzione al pubblico
“Le nostre analisi sui contenuti delle stazioni radio musicali continuano a mostrare che l’argomento più discusso su quelle stazioni sono… loro stesse.
Il ragazzo logorroico
La radio è come il ragazzo logorroico che alle feste non smette di parlare di se stesso. Bisogna mettersi in discussione, cambiando la prospettiva del rapporto con il nostro consumer/supporter/user”, ha spiegato il CEO della Cromwell.
Carico pubblicitario
Inoltre, “in un mondo con poca o senza pubblicità la Radio deve avere il coraggio di adeguarsi, diminuendo il carico aumentando le tariffe. Ciò aiuterà non solo l’emittente, ma anche l’inserzionista che sarà maggiormente valorizzato e godrà di un maggiore ascolto.
Scelta difficile, ma necessaria
E’ una scelta difficile per un venditore, ma va fatta nell’interesse del mezzo”, ha concluso Walters. (E.G. per NL)