Si è parlato spesso, soprattutto negli Stati Uniti e soprattutto dopo gli ultimi nefasti accadimenti, del ruolo che la radio svolge nel diffondere notizie e informazioni in situazioni emergenziali.
L’Emergency Alert System americano comprende già una serie di protocolli di allarme, come quello previsto per l’uragano Amber, e ora ne implementa uno nuovo: il Blue Alert. Il nuovo protocollo d’emergenza è riferito a qualunque pericolo o minaccia che coinvolga la morte, il ferimento, la sparizione o un grave rischio per un membro delle forze dell’ordine: il Blue Alert servirà ad avvertire la popolazione – attraverso il mezzo radiofonico – della presenza di un soggetto sospetto o pericoloso nella propria area e a fornire informazioni necessarie al suo riconoscimento e individuazione.
La FCC (la commissione federale delle comunicazioni) ha fissato un termine di 12 mesi, entro il quale i broadcaster devono adeguare la propria tecnologia di trasmissione, in modo da rendere possibile la diramazione del Blue Alert quando richiesto. Questo comporterà un aggiornamento sia di hardware, sia di software: le radio dovranno aggiungere un nuovo codice, il cosiddetto “BLU event code”, che andrà ad aggiungersi a quelli previsti per le emergenze meteo, per la presenza di ostaggi o rapimenti di minori.
La misura ora in fase di implementazione è stata prevista dal Blue Alert Act, legge del 2015 con la quale è stato instaurato un network di comunicazioni tra il Dipartimento di Giustizia e le entità politico-amministrative statali e locali presenti sul territorio statunitense. L’ente che coordina le attività legate al Blue Alert è il COPS Office (Community Oriented Policing Services, che fa capo al Dipartimento di Giustizia), ufficio che decide le linee guida per il lancio del Blue Alert: il protocollo deve essere attivato soltanto in caso di richiesta di un’agenzia delle forze dell’ordine che abbia giurisdizione sull’incidente in questione e solamente nei casi previsti dalla legge (cioè di morte, ferimento o grave pericolo di personale delle forze dell’ordine).
La previsione del nuovo allarme richiedere il coordinamento, oltre che tra enti federali e statali, anche tra forze dell’ordine e broadcaster: per questo motivo la NAB (Associazione nazionale dei broadcaster americani) sta dialogando con le autorità ed è al lavoro per implementare il nuovo codice di allerta, con l’obiettivo di renderlo effettivo ed efficace. (V.D. per NL)