Va bene la raccolta pubblicitaria di Radiomediaset (Radio 105, Virgin Radio, R101, Radio Subasio, cui si somma RMC commercializzata ma non di proprietà), che stima di chiudere il 2018 con un 10% in più rispetto al 2017, ponendosi a quota 60 mln di euro (400 mln il valore che raggiungerà il mercato nel suo complesso).
A contribuire al risultato ci sono, naturalmente, i Mondiali di calcio trasmessi da Mediaset: Russia 2018 ha infatti portato 20 nuovi clienti radiofonici di rilievo, di cui la metà nell’ambito del betting.
Lo ha spiegato l’a.d. Paolo Salvaderi in occasione della presentazione a Milano del nuovo programma con Teo Teocoli, che prenderà il via dal 1° ottobre 2018 su R101, con l’ambizioso obiettivo di portare la stazione del gruppo più rimaneggiata nel tempo – senza mai riuscire a fargli fare il vero salto di qualità oltre i 2,2 mln di ascolti faticosamente racimolati a suon di investimenti rilevanti ma mai veramente ritornati – a 3 mln di audience.
Per farlo si punterà molto sulla tv, come è usuale per quasi tutti i player radio commerciali italiani (esclusi RDS, Radio 24 e Kiss Kiss).
«Con la televisione cerchiamo di accedere al grande pubblico attraverso un programma in diretta che non avrà i caratteri della radiovisione, format che non ci appartiene», ha spiegato Salvaderi anticipando chi potrebbe contestargli di seguire meramente le orme di RTL 102.5, antesignana insieme a Radio Italia dello sfruttamento del DTT come piattaforma diffusiva nell’indoor, oltre che per la visual radio.
Per ora però il DTT riguarderà solo R101 (già presente su LCN 167) e Virgin Radio, per cui è atteso il nuovo canale sul digitale terrestre anticipato da tempo e per la quale, curiosamente, si è parlato da alcune fonti (Daily Media) di LCN 520, cioè la numerazione che contraddistingue il canale 20 in versione HD (il che lascerebbe perplessi perché l’arco 500 è destinato solo alle versioni HD di canali SD nelle speculari numerazioni del primo arco). Nulla invece per Radio 105 (pure presente in forze su smart tv) e Radio Subasio, per la quale continuano a circolare rumors su una riconversione da superstation a nazionale attraverso la concessione di GBR Orbital (ipotesi non confermata ma nemmeno smentita da Salvaderi).
Infine, importanti aspettative sono riposte nel brand bouquet IP veicolato attraverso l’aggregatore captive United Music, anche se ovviamente le emittenti di Radiomediaset sono diffuse anche sui principali collettori indipendenti.
Il target è di 100 web radio tematiche per 100 mln di connessioni entro il 2019 anche grazie al previsto boom degli ascolti attraverso gli smart speaker. (E.G. per NL)