Le concessionarie radiofoniche sono al lavoro su un piano di comunicazione pubblicitaria presso il mercato degli investimenti, per spingere ulteriormente il mezzo alla luce degli ultimi dati FCP-Assoradio. Nel mese di ottobre, la raccolta della radio ha superato i 37 milioni di euro, in crescita sullo stesso mese 2016 del 14,6%.
Nei primi dieci mesi, invece, l’incremento medio progressivo è del 5,4%, «sensibilmente superiore alla media di mercato – commenta il presidente di FCP-Assoradio, Fausto Amorese -. L’andamento del mercato, per il momento, non riflette la pubblicazione dei dati TER – Tavolo Editori Radio sugli ascolti, per vederne gli effetti dobbiamo aspettare il prossimo anno».
Il dato che apre l’ultimo trimestre del 2017 conferma la tendenza a crescere in corso da circa tre anni.
Nelle intenzioni di FCP Assoradio, la campagna a sostegno degli investimenti dovrebbe partire già a gennaio o febbraio, o comunque in un periodo con poco affollamento pubblicitario. Dati i tempi stretti, non è escluso che possa slittare alla fine del secondo trimestre, ma i concessionari sono già al lavoro per individuare, possibilmente entro Natale, l’agenzia che dovrà occuparsene.
«L’obiettivo – spiega sempre Amorese – è ampliare le anagrafiche-clienti a quelle delle aziende che ancora mancano o investono poco». I settori merceologici ci sono praticamente tutti, tranne quelli come la moda, dove l’immagine è preponderante, ma la radio è ancora lontana dall’avere il parco clienti della televisione. Ed è lì che vogliono arrivare i concessionari, a far capire a tutte le aziende che investono in comunicazione e anche a quelle che ci stanno pensando, che la radio è in grado di far vendere. (E.G. per NL)