Si è svolta nei giorni scorsi a Trieste, la seconda edizione del premio radiofonico “Cuffie D’oro Lelio Luttazzi”, che si pone l’obiettivo di premiare i principali protagonisti del più antico medium elettronico.
La manifestazione, ideata da Charlie Gnocchi e Fabio Carini ed organizzata con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, di Sorrisi e Canzoni e de Il Piccolo di Trieste, ha voluto consegnare un premio speciale ad Anicetto Scanu, fondatore nel 1975 di Radio Sardinia San Gavino Monreale, colpito nel 2008 dalla Sla, sclerosi laterale amiotrofica che gli ha tolto la voce ma non l’entusiasmo e la voglia di continuare a gestire la sua emittente e trasmettere ogni giorno dal letto della sua casa in viale Trieste grazie al pollice della mano sinistra che ancora riesce a muovere sulla tastiera a cui è collegato uno ‘scan mouse’, un apparecchio in grado di controllare i movimenti della mano. Carini ha così motivato l’assegnazione: "Le prime Cuffie d’Oro No Limits saranno consegnate proprio ad Anicetto e sarà un premio che poi continuerà ad esistere all’interno della manifestazione, sarà designato non da una giuria, ma dalle segnalazioni che la gente o le stesse radio faranno. Cuffie destinate a persone o situazioni che vale la pena esaltare e far conoscere. Anicetto ci ha subito colpito perché la sua storia è eccezionale, la storia di un vero appassionato della radio, che da 37 anni, nonostante le difficoltà, lavora con infinita passione. La sua forza ci fa riflettere, su quanto sia importante vivere al 100%, ogni giorno, condividendo pensieri e sensazioni, e la radio permette anche questo, di creare un filo diretto con la gente, di comunicare. Questa è la vera essenza del mezzo radiofonico. Anicetto trasmette da viale Trieste, e, ironia della sorte, sembra quasi un segno del destino il collegamento con la città dove è nato l’evento Cuffie d’Oro, perché questo è il luogo che si candida a diventare capitale dell’emittenza radiofonica". (R.R. per NL)