La domanda è: sono ascoltate soprattutto via IP perché hanno carenze o assenze in FM (e quindi se disponessero di più diffusori la classifica TER sarebbe diversa), oppure, quantomeno nei casi più eclatanti, si tratta dello specchio della realtà, di un ascolto oggettivo non falsato dall’effetto memoria tipico delle indagini CATI?
L’aggregatore di emittenti radiofoniche FM World ha reso pubblico un sunto delle sessioni di ascolto di settembre 2019, basate su 35.000 sessioni. Ed i dati – pur non essendo confrontabili per principio a quelli del TER – sono veramente molto interessanti.
Rendere stabile la somministrazione dei dati per avere nuovi indicatori
Lo sono al punto che in molti chiedono a 22HBG, la società che gestisce il più importante aggregatore di flussi streaming radio italiano, di rendere stabile i resoconti e di fornire spaccati con dati dettagliati a chi ne fa richiesta.
Come accaduto nel mese di agosto, nelle top ten ci sono stazioni sostanzialmente nazionali, ma, a differenza, delle rilevazioni TER, la presenza di eventi straordinari d’appeal in palinsesto viene immediatamente premiata, rendendo il dato subito spendibile, come accade con i meter tv.
Fa bene Roberto Sergio (Radio RAI) a chiedere la revisione del modello CATI del TER
E’ il caso di Radio1, “balzata in testa alla classifica, grazie soprattutto ai picchi di audience del weekend, in concomitanza del campionato di Serie A, ed alla informazione del primo mattino”, spiega il giornalista Nicola Franceschini che ha dedicato una puntuale ai dati di FM World di settembre 2019. Ben si comprende pertanto, la determinazione con cui Roberto Sergio, direttore di Radio RAI chiede una rapida revisione del modello d’indagine CATI del TER.
RAI, RDS, RTL, DeeJay, Radio 105, Radio 24
“La prima rete Rai domina quindi il podio di settembre, condividendo i tre gradini più alti con RDS (seconda) ed RTL 102.5 (terza). Al quarto posto si posiziona Radio Deejay, seguita dal quinto di Radio 105 e dal sesto di Radio 24, che con la partenza del nuovo palinsesto è cresciuta negli ascolti. La top ten si conclude con Radio Italia Solo Musica Italiana (settima), m2o (ottava), R101 (nona) e Radio Capital (decima)”, spiega Franceschini.
La sorpresa Sportiva
“Tra l’undicesimo ed il ventesimo posto si collocano le altre “nazionali” non citate (e tutte, a onor del vero, a pochi click di distanza), spaziando da Radio Monte Carlo a Radio Kiss Kiss, fino a Virgin Radio e a Rai Radio2. Le sorprese arrivano dalle superstation: se da un lato il calcio premia Radio Sportiva (dodicesima), dall’altro il taglio giovane e ritmato di Discoradio, Radio Ibiza e One Dance le posiziona rispettivamente al quattordicesimo, quindicesimo e ventesimo posto (dato che lascia presumere una fruizione mediamente più giovane dell’app, rispetto alla radio FM) – continua il giornalista -. Spiccano poi anche Radio Subasio, Radio Bruno, Studio Più, Radio Zeta e Radio Globo tra le emittenti “non nazionali” più seguite della app.
Tre tematiche digitali tra il 20° ed il 30° posto
Ma la vera novità sono le native digitali, con format verticali. Le prime tre sono: RDS Relax (intuitivamente musica rilassante), NBC Milano (solo Top 40 di ogni anno al 1970 al 1990) e Lolliradio Hits (Top 100, più scaricate dagli store digitali e suonate dalle radio), presente in posizioni interessanti anche con altre emittenti del suo brand bouquet. Queste emittenti si collocano tra il ventesimo ed il trentesimo posto complessivo, quindi incredibilmente in alto nella classifica (il dato è lo stesso di agosto).
Analogamente sono premiate altre stazioni tematiche, come House of Frankie, Radio Millennium Power 90 (che supera la stazione principale del suo brand bouquet, Radio Millennium) e Radio Milano International, stabili entro le prime cinquanta. (E.G. per NL)