Il Cdr di Gr Parlamento esprime grave disagio per l’immobilismo mostrato dall’Azienda nel porre rimedio alla cronica carenza di organico della testata.
"La nomina del nuovo direttore Miele, dopo quasi due anni di vacatio (compreso l’inerziale interim del direttore del Giornale Radio Preziosi), lasciava sperare in un segnale di discontinuità rispetto al passato, ponendo finalmente rimedio al grave disagio della redazione – depotenziata di 1/3 rispetto alla pianta organica prevista – nell’organizzazione del lavoro e nell’effettiva possibilità di svolgere la propria missione di testata e rete parlamentare in diretta, missione che le affidano il Contratto di Servizio e le leggi dello Stato", fa sapere il CdR in una nota. "Così si mortifica il lavoro e la professionalità dei colleghi, ben consapevoli del ruolo di servizio pubblico espresso ai massimi livelli da Gr Parlamento nel suo ruolo di collegamento fra cittadini e istituzioni, che in questi mesi hanno cercato di interpretare quotidianamente, facendo fronte a non poche difficoltà con straordinari, mancati riposi e sacrifici personali – continua la missiva – Basti ricordare il lavoro svolto durante il passaggio dal Governo Berlusconi al Governo Monti: dalla crisi alle consultazioni, dal nuovo incarico all’insediamento, alla manovra economica. Sedici ore di programmazione quotidiana, oltre 100 fili diretti da Montecitorio, Palazzo Madama, Quirinale e palazzo Chigi: Gr Parlamento è stato un presidio capillare delle Istituzioni della Repubblica che ha informato con puntualità e professionalità gli ascoltatori su tutta la delicata fase politica in corso, primo fra le testate Rai. Un impegno professionale al di sopra delle effettive possibilità consentite dall’attuale organico, ma di cui la redazione si è fatta carico, fronteggiando l’emergenza, a scapito del diritto a giusti riposi e orari congrui di lavoro. Ma ora non è più possibile convivere con l’emergenza. Non è più possibile procrastinare il completamento dell’organico e una adeguata organizzazione del lavoro e degli orari. Chiediamo all’azienda, e alla direzione affinché se ne faccia garante, di darci gli strumenti per svolgere adeguatamente il nostro ruolo di servizio pubblico, ponendo rimedio immediato alle carenze redazionali, fino al completamento dell’organico previsto dal piano editoriale. L’approvazione a larga maggioranza del nuovo Piano Editoriale ha inteso rappresentare, in questo senso, un’apertura di credito verso la direzione e soprattutto verso un percorso di sempre maggiore centralità istituzionale della testata, nella consapevolezza però che con l’attuale organico non è possibile realizzare l’ambizioso progetto. La delicata situazione di testate come Rai Internazionale, (alla cui redazione esprimiamo la più viva solidarietà) può, in questo, aiutare l’azienda a rompere gli indugi, laddove già alcuni colleghi hanno chiesto di poter essere trasferiti a Gr Parlamento. Certi che l’azienda sia consapevole del ruolo, che vogliamo ancora ribadire, svolto dalla nostra testata nel riportare e dare visibilità ad ogni voce istituzionale con equidistanza e pluralismo, ci auguriamo che sappia interpretare con giusta sensibilità le rivendicazioni, non più differibili, che la redazione di Gr Parlamento pone all’attenzione", chiude il comunicato del Comitato di Redazione.