Grazie alla capacità di multicasting del DAB+, Istanbul (Turchia) potrà contare da subito su centinaia di nuovi programmi radiofonici: un traguardo rilevante in una città dove le frequenze FM disponibili sono ormai esaurite.
Dodici emittenti, tra cui Alem FM, Best FM e TRT-Haber, hanno già avviato trasmissioni sperimentali dalla Torre di Camlıca, struttura che ospita fino a 100 stazioni da un unico punto di trasmissione.
Sintesi
La Turchia ha ufficialmente adottato la tecnologia DAB+ per le trasmissioni radiofoniche, segnando un passo importante verso la digitalizzazione del settore.
L’annuncio è stato dato il 13 febbraio dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Abdulkadir Uraloğlu, durante la Giornata Mondiale della Radio, alla presenza di rappresentanti delle principali emittenti nazionali.
Grazie alla capacità di multicasting del DAB+, Istanbul potrà contare su 448 nuovi programmi radiofonici, un traguardo rilevante in una città dove le frequenze FM disponibili sono ormai esaurite.
Dodici emittenti, tra cui Alem FM, Best FM e TRT-Haber, hanno già avviato trasmissioni sperimentali dalla Torre di Camlıca, struttura che ospita fino a 100 stazioni da un unico punto di trasmissione.
Il ministro Uraloğlu ha evidenziato i vantaggi della nuova tecnologia, che permetterà alla Turchia un risparmio energetico del 90% e una significativa riduzione delle emissioni di carbonio. Il DAB+, ha spiegato, consente di trasmettere 16 programmi con un solo trasmettitore, a differenza della FM che richiede una frequenza separata per ogni emittente.
Con questa innovazione, la Turchia si allinea alle principali nazioni europee nella trasformazione digitale della radiofonia.
L’annuncio della Turchia in occasione del WRD 2025
La Turchia ha annunciato l’adozione della tecnologia DAB+ per le trasmissioni radiofoniche.
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Abdulkadir Uraloğlu, ha dato l’annuncio il 13 febbraio, in occasione della Giornata Mondiale della Radio.
Alla cerimonia erano presenti rappresentanti di diverse reti radiofoniche turche e dell’associazione nazionale delle emittenti.
448 nuove frequenze
Uraloğlu ha sottolineato che “il DAB+ fornirà alla città di Istanbul 448 frequenze” (in realtà molto probabilmente da intendersi come “programmi”), grazie alla capacità di multicasting della tecnologia digitale.
Il ministro con l’occasione ha sottolineato come attualmente non ci siano più frequenze FM concedibili nella città più popolosa della Turchia (15,6 mln di abitanti).
12 emittenti in DAB+ già on air
Intanto, dodici emittenti turche, sia pubbliche che private, hanno già iniziato a trasmettere in DAB+ in fase di test dalla Torre di Camlıca a Istanbul (nella foto d’apertura).
Tra queste emittenti figurano Alem FM, Best FM, Istanbul FM, Kafa Radyo e TRT-Haber.
La Torre di Camlıca
La Torre di Camlıca, in servizio dal 2018, ha la capacità di trasmettere simultaneamente 100 frequenze da un’unica struttura: un primato a livello mondiale.
La torre si erge a 587 metri sul livello del mare, rendendola la più alta d’Europa.
Attualmente, 98 stazioni FM trasmettono dal sito, coprendo quasi tutte le frequenze disponibili nella gamma FM da 87.6 MHz a 107.8 MHz.
Elogio della Turchia al DAB+
Il ministro ha inoltre elogiato l’efficienza del DAB+, affermando che “porterà a un risparmio energetico del 90% e ridurrà le emissioni di carbonio della Turchia”. Ha spiegato che “un singolo trasmettitore DAB+ può distribuire 16 stazioni utilizzando una singola frequenza da 12,2 kW rispetto ai 128 kW della FM per lo stesso numero di canali”.
La sperimentazione DAB del marzo 2002…
In precedenza, nel marzo 2002 la TRT (Turkish Radio and Television Corporation) aveva avviato trasmissioni test DAB nella capitale Ankara (5,8 mln di abitanti), per dare un primo impulso alla transizione alla trasmissione digitale terrestre in Turchia.
… e quelle in DAB+
Le trasmissioni sperimentali in DAB+ sono iniziate invece a maggio 2017 e sono continuate in quattro province per circa otto anni, utilizzando il canale VHF 12B. Le trasmissioni DAB+ attraverso un mux composto da Radyo-1, TRT-FM, Radyo-3, TRT-Nağme, TRT-Türkü, TRT-Haber, TRT-World, Sada Al-Furat continuano ad Ankara, Bursa, Kocaeli oltre, ovviamente, alla citata Istanbul.
150 mln di ricevitori DAB+ al mondo
E mentre la Turchia adotta ufficialmente il DAB+, World DAB, l’organizzazione globale senza scopo di lucro responsabile della definizione degli standard della famiglia Eureka-147, che include gli standard DAB e DAB+ della radio digitale, proprio in occasione del WRD 2025, ha reso noto che il numero di dispositivi DAB+ diffusi al mondo ha raggiunto quasi 150 mln di unità.
Francia ed Australia in rapida crescita
Ad aver contributo allo sviluppo del mercato della ricezione DAB+ ci sono in particolare Francia e Australia, con vendite di ricevitori che hanno superato i 10 milioni di unità in ognuno dei due paesi, insieme al consolidato mercato automobilistico.
145.195.000 ricevitori DAB+ (comprensivi delle autoradio)
Le vendite dei ricevitori negli undici mercati principali infatti ora ammontano a 145.195.000, a fronte della quasi totalità delle auto vendute in Europa dotate di ricevitori DAB+ di serie.
La rapida diffusione del DAB Oltralpe ed in Spagna
Tra i Paesi in corsa sul digitale radiofonico via etere troviamo, oltre alla Francia, che ha superato il 60% della popolazione, troviamo la Spagna, con l’emittente pubblica RTVE, che sta conseguendo l’obiettivo del 50% di copertura, con la recente aggiunta di impianti che coprono le aree metropolitane di Valladolid e Saragozza.
La Francia valuta lo switch-over e lo switch-off come in Svizzera
E proprio in Francia si guarda con interesse agli effetti dello switch-off FM/DAB+IP della Svizzera, avvenuto il 31/12/2024 per la SSR (la radio pubblica elvetica) ed esteso a tutte le emittenti private (quindi all’intera radiofonia svizzera) entro due anni.
Livre blanc de la radio
Per questo, come si spiega nel libro bianco della radio (Livre blanc de la radio, consultabile nella sua sintesi qui), Arcom ha proposto una migrazione tecnologica (cioè uno switch-off) in due fasi.
Fase 1 di “preparazione” (2024-2027)
Il processo studiato da Arcom (ente regolatore nato nel 2022 dalla fusione dei preesistenti Conseil Supérieur de l’Audiovisuel e Haute Autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur l’Internet), già in corso, prevede “la creazione di un ecosistema radiofonico equilibrato, in un ambiente legislativo e tecnologico che ci permetterà di continuare in buone condizioni per la sua digitalizzazione”.
Fase 2 della “migrazione” (2028-2033)
La prima fase prevede il completamento del passaggio ad un modello di trasmissione digitale, sei anni dopo la fase di preparazione e 9 dopo la pubblicazione del Libro Bianco nel 2024.
Arcom: radio facciano attenzione agli aggregatori
Ma la stessa Arcom, primo ente regolatore europeo ad averlo fatto, pone anche l’attenzione sul ruolo sempre più rilevante che stanno assumendo gli “aggregatori di contenuti i quali competono con le stazioni radio sulla distribuzione e accessibilità dei loro servizi”. Tema estremamente sottovalutato dal comparto, nonostante le forti correlazioni con l’ambiente dell’automotive.
Germania sulla stessa linea della Svizzera
Sulla stessa linea svizzera si pone la Germania, dove il land Schleswig-Holstein (uno dei sedici stati tedeschi federati, geograficamente il più settentrionale) ha confermato il proprio piano di spegnimento delle trasmissioni FM.
Il processo inizierà il prossimo 09/04/2025, segnando l’inizio della transizione definitiva verso il digitale e si concluderà nel 2031.
L’infografica di WorldDAB
Tornando ai dati forniti da WorldDAB, l’infografica che riportiamo (qui per scaricare il file completo), è stata pubblicata dal forum globale del settore per la radio digitale DAB+ in occasione dei festeggiamenti della Giornata mondiale della radio 2025 dell’UNESCO, che riflette “il ruolo fondamentale della radiodiffusione come rete di sicurezza pubblica relativamente libera e facilmente accessibile durante le emergenze, nonché il suo valore democratico come collegamento tra gruppi svantaggiati e la compagnia che può offrire conforto quando necessario”.
Radio e cambiamento climatico
Il tema di quest’anno è stato “Radio e cambiamento climatico” (di qui le considerazioni iniziali del ministro della Turchia). La presidente di WorldDAB Jacqueline Bierhorst ha affermato: “Il 13 febbraio è un giorno importante nel calendario globale per chiunque sia appassionato di radiodiffusione come me e i membri della famiglia WorldDAB.
Il DAB+ cresce
Oggi possiamo condividere nuovi dati che mostrano come DAB+ continui a crescere sia nei mercati nuovi che in quelli consolidati in tutto il mondo. Questo, insieme ai nostri nuovi avvisi di sicurezza automatici DAB+, che possono fornire avvisi salvavita di emergenze ambientali come tempeste e inondazioni, dimostra il ruolo fondamentale della radiodiffusione”.
Croazia, Slovenia, Polonia, Serbia, Slovacchia
WorldDAB ha anche rilevato la copertura raggiunta in DAB+ da Croazia (98,4%); Slovenia (92%), Polonia (87,9%); Serbia (80%) e Slovacchia (72%).
I mercati di UK, Belgio, Repubblica Ceca ed Italia
Tra gli altri punti salienti portati in evidenza daL WorldDAB (basati sui dati pubblicati nel 2024) c’è il significativo ampliamento della scelta per gli ascoltatori “con oltre 60 stazioni nazionali (ora su DAB) nel Regno Unito, contro le cinque in analogico e la crescita anche in Belgio, Repubblica Ceca ed Italia, dove gli utenti possono godere di oltre 50 stazioni DAB+ nazionali”.
UK: discussioni sul loss point FM/DAB+IP
E, a proposito di UK, la questione dello switch-off FM/DAB+IP è sotto osservazione anche lì, in particolare a riguardo del cd. loss point, il contrario del break-even point, cioè la situazione in cui il ritorno di un investimento non è in grado di coprire i costi sopportati per il suo raggiungimento, generando una perdita.
Rajar Winter 2024
Secondo l’indagine Rajar Winter 2024, la live radio in UK domina ancora con il 65% delle ore di ascolto, ma l’uso dell’analogico è in costante declino. Solo una esigua minoranza ascolta esclusivamente tramite frequenze AM/FM, mentre il digital audio cresce rapidamente, raggiungendo il 70% della popolazione.
Bene audio connesso
Un dato particolarmente interessante emerso dall’indagine inglese – che fotografa l’intero universo radiofonico inglese e non come la nostra Audiradio, che rileva ancora solo le emittenti che dispongono anche di emissioni FM, tagliando irragionevolmente fuori i nativi digitali – è l’espansione dell’audio connesso, che include tutte le forme di ascolto tramite dispositivi connessi a Internet come smart speaker, smartphone e computer.
Su gli smart speaker in particolare
L’ascolto connesso rilevato da Rajar Winter 2024 è in forte ascesa: gli smart speaker rappresentano il 18% delle ore di ascolto digitale, mentre smartphone e computer coprono rispettivamente il 58% e il 17%.
Le spine con le rose
Ma, se non v’è dubbio che il digitale radiofonico sia già una realtà consolidata, va anche detto, con franchezza, che DAB+ (e la radio via etere in generale) non è sempre immediatamente accessibile come dovrebbe essere sulle nuove automobili. Infatti, un test presentato lo scorso anno (al WorldDAB Automotive 2024) aveva evidenziato criticità importanti da correggere immediatamente.
Question click
In 4 auto su 10 erano stati necessari più di un click per attivare la radio via etere. Ed i comandi vocali avevano fallito nel 50% dei casi la sintonizzazione della medesima stazione su auto diverse. In compenso Google Assistant aveva suggerito di ascoltare in streaming…
Il tema dell’intervento
Il tema era stato, in quell’occasione, affrontato da Laurence Harrison, director of Automotive partnerships in UK Radioplayer Ltd, partnership senza scopo di lucro tra la BBC e le radio commerciali, col proposito di rendere facilmente accessibile l’ascolto della radio, in particolare su dispositivi connessi, come pc, smartphone, smart speaker e tablet.
Sempre questione di prominence
Il suo intervento intitolato “The fight for radio’s prominence in-car: where are we now and can we win?” durante la conferenza WorldDAB Automotive 2024, ha, ancora una volta, interessato il complesso problema della prominence della radio sull’automobile.
Automotive 2024: test di Radioplayer in UK
Per cercare di misurare la prominence della radio DAB+ sulle nuove auto, Harrison aveva condotto una ricerca nel Regno Unito sull’accessibilità della radio su un campione di vetture di nuova generazione.
Non del tutto rappresentativa, ma certamente indiziaria
“Non posso affermare che la nostra ricerca sia del tutto rappresentativa; tuttavia abbiamo esaminato 10 nuovi modelli dei principali marchi OEM (acronimo di Original Equipment Manufacturer, ndr), valutando due aspetti”, aveva introdotto Harrison.
Visibilità sul dashboard e precisione dei comandi vocali
“Parliamo della visibilità del pulsante radio DAB+ sul cruscotto e la completa percezione dei comandi vocali per sintonizzarsi sulle stazioni digitali via etere”, aveva spiegato il manager.
Solo 6 auto su 10 hanno il tasto DAB+ in condizione di prominence
Dalla ricerca era emerso che sei delle dieci auto analizzate dal team di Radioplayer UK avevano pulsanti DAB+ immediatamente individuabili sui display touchscreen. Le altre quattro auto richiedevano, invece, fino a quattro click per accedere alla radio DAB+. “Quattro click sono tanti (troppi, ndr) se stai cercando una stazione”, aveva osservato Harrison.
Alcune case automobilistiche non ci considerano importanti
“Questa non è una positiva considerazione dell’importanza della radio via etere, direi”, aveva stigmatizzato l’esponente di Radioplayer.
Peggio ancora per i comandi vocali
I risultati utilizzando l’accesso vocale al DAB+ erano stati ancora più sconcertanti. “Abbiamo chiesto ai sistemi delle auto di sintonizzare la medesima stazione disponibile su DAB+ (presente con buona copertura nell’area).
50% di errore
Solo cinque auto su dieci (quindi solamente la metà) hanno eseguito correttamente la ricerca e riprodotto la stazione DAB+ richiesta”, aveva spiegato nell’occasione Harrison.
Google Assistant suggerisce di bypassare l’etere
Il fatto più sorprendente era però avvenuto con un’auto dotata di Google Assistant (normalmente integrato in Android Auto, ndr): “Quando abbiamo chiesto la stazione disponibile su DAB+, ci è stato suggerito di scaricare un’app per ascoltarla”, ha denunciato l’esponente di Radioplayer.
Display sempre più grandi (ed affollati)
“I display dei dashboard stanno diventando sempre più grandi e con una risoluzione sempre più elevata”, aveva avvertito Harrison: “I dispositivi devono però essere riempiti con contenuti di pregio e la radio deve essere visivamente attraente, oltre a suonare bene”.
Le autoradio soppresse da Citroen e Dacia
Ovviamente non potevano mancare i riferimenti all’allarmante decisione dello scorso anno di Citroen (gruppo Stellantis) e Dacia (gruppo Renault) di eliminare l’autoradio da alcuni modelli di auto elettriche, bypassando l’obbligo normativo di dotazione sulle nuove vetture di un ricevitore DAB+, considerato che esso si integra al ricevitore, che però, se non c’è, vanifica l’imposizione regolamentare.
Prominence da guadagnare
“Ma per mantenere la prominence della radiodiffusione DAB+, dobbiamo guadagnarcene il diritto. E possiamo farlo in diversi modi”, aveva precisato Harrison.
Ricchezza di contenuti e dati, facilità di impiego ed accessibilità sono le chiavi per la presenza della radio sulle auto
“Anzitutto, dobbiamo sorprendere gli ascoltatori con un’esperienza personalizzata e ricca di metadati, In secondo luogo, il DAB+ deve essere facile da usare e fruibile immediatamente.
Semplicità la chiave della complessità
La semplicità è la chiave, perché solo l’accessibilità in maniera semplice vincerà in un ambiente sempre più complesso”, aveva avvertito il relatore al WorldDAB Automotive 2024.
Alleanze e partnership
“Il DAB+ deve costruire partnership migliori al di fuori del settore radiofonico. Questo vale per gli OEM automobilistici e per i fornitori di assistenti vocali. Si tratta di collaborare sulla prossima generazione di user experience radio“, aveva continuato Harrison.
Sollecitazione alla collocazione del DAB+ al primo posto nelle selezioni del car entertainment
Che aveva concluso: “Gli ascoltatori devono essere motivati a configurare i propri sistemi on board affinché il DAB+ sia collocato prioritariamente”. (M.R. per NL)