Radio. Analisi d’ascolto: pubblicati i dati dell’ultima indagine TER relativi al 1° semestre 2024. Considerazioni sulla comparazione con 2023

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Il 1° semestre 2024 è il penultimo atto di esistenza dell’indagine TER, curata da ERA (Editori Radiofonici Associati, nuova denominazione del Tavolo Editori Radio), che concluderà la sua vita di curatore diretto della rilevazione dal 2025, quando il testimone passerà alla Audiradio srl, di cui ERA srl è socia (insieme ad UNA, rappresentanza dei centri media ed UPA, portatore degli interessi dei pubblicitari).
Ed è un semestre che indurrà sicuramente molte riflessioni, di cui ci occuperemo nei prossimi giorni.

Sintesi

Sono state pubblicate le anticipazioni dei dati della rilevazione d’ascolto TER, curata dal Tavolo Editori Radio, relativa al 1° semestre 2024.
Il mezzo radiofonico, in generale, è calato nella fruizione da 36,605 mln nel confronto omogeneo (1° semestre 2023 vs 1° semestre 2024) a 35,252 mln.

Polemiche in arrivo

Ora i dati specifici delle singole emittenti inevitabilmente determineranno polemiche, considerato che il 1° semestre 2023, come ampiamente noto ai nostri lettori, era stato particolarmente controverso, vista la presenza di una contestata azione autopromozionale delle emittenti, con inviti all’utenza da parte di diverse stazioni ad attestare l’ascolto in caso di interviste da parte degli istituti incaricati da TER.

Il confronto giudiziario, amministrativo e mediatico

Il duro confronto sulla questione, innescato sostanzialmente da Radio RAI, aveva determinato prima un confronto giudiziario civile (che aveva visto la concessionaria pubblica soccombente) e poi amministrativo, attraverso un provvedimento di Agcom di adeguamento della società TER alle relative prescrizioni in termini di struttura societaria aperta e metodologia integrata alla componente elettronica, seguito poi da un acceso dibattito mediatico.

Da TER ad Audiradio

Questi fatti avevano condotto alla nascita della newco Audiradio (con struttura JIC, allargata ai centri media ed ai pubblicitari) che dal 2025 si occuperà della rilevazione degli ascolti radiofonici con metodologia ibrida (interviste telefoniche CATI e rilevazione elettronica SDK) e conseguentemente alla conclusione della fase TER/ERA

Occhio a trarre conclusioni prive di fondamento

Nel merito delle valutazioni, naturalmente nessuno è in grado di attestare se e quanto abbiano pesato le sollecitazioni alle risposte agli intervistatori (i pareri degli esperti sono stati discordi sul punto e dell’indagine interna disposta da TER non si è più saputo nulla), sicché qualsiasi deduzione lascia il tempo che trova.

Premesse alla lettura dei dati del 1° semestre 2024

A rendere ancora più complicata la lettura di questi dati c’è infatti la crescita rilevante della fruizione digitale, soprattutto DAB e IP, che, nel primo caso, con la stabilizzazione della diffusione nazionale (conseguente all’assegnazione dei diritti d’uso ai tre operatori di rete DAB Italia, Eurodab e RAI – pur sub judice -, che però hanno livelli di penetrazione molto differenti tra loro), ha in parte livellato alcuni importanti gap nella distribuzione FM e, nel secondo, ha visto una crescita importante dell’ascolto attraverso smart tv e device connessi in generale.

Attenzione a trarre conclusioni

Anche per le emittenti locali lo sviluppo delle piattaforme DAB e IP potrebbe aver inciso su avvicendamenti in classifica, sicché l’interpretazione dei dati in questo 1° semestre 2024 sarà decisamente complicata.

Il 1° semestre 2024

Ad ogni modo, per quanto riguarda il comparto nazionale (qui i dati), al 1° posto nella classifica del giorno medio del 1° semestre 2024 che assumiamo a riferimento, troviamo RTL 102.5 , con 5,674 mln di ascolti nel giorno medio (gm) in diminuzione rispetto al periodo omogeneo del 2023 (quando erano 5,971 mln).

Il podio

Al 2° posto c’è RDS con 5,221 mln di ascolti nel gm del 1° semestre 2023 (erano 5,584 mln nel 1° semestre 2023). Completa il podio Radio DeeJay con un dato di 5,106 mln di utenti, in calo rispetto ai 5,448 mln del 2023.

Posti 4°, 5° e 6°

Al 4° posto della classifica del giorno medio del 1° semestre 2023 si colloca Radio Italia con 4,927 mln di ascolti (erano 5,059 mln nel 1° semestre 2023), seguita da Radio 105 con 4,077 mln di utenti (un anno fa erano 4,452 mln). Conclude la triade Radio Kiss Kiss, con 3,255 mln (contro i 3,441 mln del 1° semestre 2023).

7°, 8° e 9°

Settima posizione per Virgin Radio con 2,813 mln (erano 3,346 mln nel 1° semestre 2023), mentre l’8° posto del 1° semestre 2024 spetta a Radio 24 con 2,297 mln (in leggera crescita rispetto a 2,260 mln del 2023), seguita al 9° da R101 con 1,845 mln (2,251 mln nel 2023).

10°, 11° e 12°

Alla posizione 10 troviamo m2o con 1,749 mln (1,682 mln nel 2023) che scavalca RMC che registra 1,723 mln di ascolti (in calo rispetto ai 1,912 mln nel 2023). Al 12° posto si colloca Radio Freccia, con 1,175 mln (1,359 mln nel 2023).

Le ultime posizioni

Chiudono la classifica al 13° posto Radio Capital con 1,341 mln (1,303 mln nel 2023) ed al 14° Radio Zeta con 984.000 ascolti (954.000 nel 2023).

Alzate il volume

Ora l’appuntamento è col volume, in formato elettronico, dei dati del primo semestre dell’indagine principale RadioTER 2024, che sarà pubblicato martedì 20/08/2024, insieme al nastro di pianificazione del primo semestre 2024 (con i dati integrati dell’indagine principale e dell’indagine parallela), consultabile con i software autorizzati da TER. (M.R. per NL)

Foto antenne di Floriano Fornasiero

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