Estate in arrivo, insieme a tensioni per gli editori radiofonici. E’ destino degli operatori radiotelevisivi italiani che il mese di agosto non coincida con quello, tipico, del meritato riposo. E, piuttosto, sia foriero di un’intensificazione delle preoccupazioni per avvicendamenti normativi e regolamentari. E’ così dal 1990 – con la pubblicazione, il 6 agosto, della L. 223/1990, entrata in vigore il 23 dello stesso mese – fino al refarming della banda 700 MHz. Con una successione di norme, regolamenti, provvedimenti, scadenze che hanno interessato le estati degli ultimi anni.
Estate 2023
Non farà eccezione l’agosto 2023 quando, con elevatissima probabilità, cadranno alcuni dei termini degli imminenti bandi per l’assegnazione dei diritti d’uso DAB+ ai consorzi locali.
Bandi per manifestazione d’interesse in arrivo
Pubblicazione attesa ormai da qualche settimana e che partirà (nella sua sostanza) con le manifestazioni d’interesse per le frequenze pianificate da Agcom con la Delibera 286/22/CONS.
Accordi e disaccordi
Tale fase, che si concluderà con l’assegnazione diretta in caso di frequenze non contese da più consorzi, in alcuni bacini, renderà superflua quella successiva, comparativa. Ques’ultima, infatti, avrà luogo solo nell’ipotesi di un numero maggiore di consorzi rispetto ai diritti d’uso disponibili, oppure di denegato mancato accordo per la ripartizione degli stessi.
Pubblicazione a tappe
Peraltro, siccome la procedura radiofonica è dichiaratamente modellata sul refarming della banda 700 MHz, è probabile che, come per il comparto televisivo, si segua la strategia della pubblicazione progressiva di bandi per aree tecniche.
Beati gli ultimi
Cosicché le prime costituiranno inevitabilmente un banco di prova per tutti gli altri.