Radio. Agcom proroga termini procedura determinazione ammontare diritti d’uso DAB in vista approvazione nuovo Testo Unico ex D. Lgs. 208/2021

dei diritti d'uso DAB

Con delibera 63/24/CONS pubblicata l’11 marzo 2024, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha disposto una ulteriore proroga dei termini del procedimento istruttorio avviato con delibera 65/23/CONS del 8 marzo 2023, recante “Avvio del procedimento per la definizione dei criteri di determinazione dei diritti amministrativi e dei contributi per i diritti d’uso dello spettro per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale”.

La riforma del T.U. ex D. Lgs. 208/2021

L’ennesima posticipazione è motivata dal fatto che è “attualmente in corso l’iter legislativo di adozione del decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del Testo unico di cui al d.lgs. n. 208 del 2021, atte ad incidere significativamente sul perimetro del procedimento avviato con delibera n. 65/23/CONS, sia relativamente al tema dei diritti amministrativi che a quello dei contributi per l’utilizzo dello spettro radio a carico degli operatori radiofonici”.

Parere parlamentare

Il suddetto schema di decreto, già licenziato dal Governo (Atto del Governo n. 109), è attualmente sottoposto a parere parlamentare.

Proroga opportuna

E proprio sulla base di questa constatazione Agcom ha rilevato “la necessità di prevedere un’ulteriore proroga del termine di conclusione del procedimento, oltre quella già disposta con delibera n. 249/23/CONS, al fine di attendere gli esiti del suddetto iter legislativo e valutare le successive attività da intraprendere da parte dell’Autorità”.

Diritti d’uso DAB in discussione

“In relazione alle suesposte esigenze – spiega Agcom nella delibera di proroga – tenuto conto dei resoconti parlamentari e delle proposte di emendamenti presentate dagli stakeholder alle competenti commissioni parlamentari, appare congruo determinare una proroga di centottanta giorni del termine fissato dalla delibera n. 249/23/CONS, fatte salve le sospensioni di cui all’articolo 1, comma 2, della delibera n. 65/23/CONS”.

Le disposizioni

Conseguentemente, Agcom ha disposto che “Il termine di conclusione del procedimento istruttorio avviato con delibera n. 65/23/CONS, modificato con delibera n. 249/23/CONS, è prorogato di ulteriori 180 (centottanta) giorni”.

Termini sospesi

E ciò con contestuale sospensione dei termini “di cui al precedente comma 1 (…) nei casi indicati all’articolo 1, comma 2, della delibera n. 65/23/CONS”, restando “immutate tutte le altre disposizioni della delibera n. 65/23/CONS”.

Recap

Ricordiamo che con la delibera n. 65/23/CONS Agcom aveva avviato il procedimento finalizzato alla definizione dei criteri di determinazione dei diritti amministrativi e dei contributi per i diritti d’uso dello spettro dovuti dagli operatori di rete titolari delle frequenze per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale in ambito nazionale e locale, ai sensi dell’art. 5, comma 5, del d. lgs. 8 novembre 2021, n. 207, dell’art. 16, comma 35, e dell’art. 42, comma 16, del Codice delle comunicazioni elettroniche.

Richiesta chiarimenti MIMIT

Il procedimento, compatibilmente con le previsioni della riforma del T.U. ex D. Lgs. 208/2021,  definirà anche la richiesta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di conoscere se il periodo di esenzione previsto per la fase di avvio dei mercati, ai sensi del Regolamento DAB approvato da Agcom al tempo, sia spirato o meno, tenuto conto delle analisi svolte sui mercati di riferimento, ovvero se il suddetto periodo debba partire dalla data di rilascio del diritto d’uso definitivo, e, “[…] nel caso in cui il periodo di esenzione sia cessato, […] di definire la misura dei contributi dovuti dagli operatori di rete radiofonici, [rimanendo] in attesa dei criteri fissati da codesta Autorità”.

Il quadro normativo e regolamentare a monte della Del. 65/23/CONS

A riguardo, rammentiamo che l’art. 3, comma 24, della legge n. 249/1997 aveva definito una misura a favore degli operatori DAB (Digital Audio Broadcasting), ai fini dello sviluppo del relativo mercato, stabilendo che “Il canone di concessione per il servizio di radiodiffusione sonora digitale terrestre non è dovuto dagli interessati per un periodo di dieci anni”.

Il dettaglio dell’originaria previsione di esenzione

In applicazione della suddetta disposizione, l’Autorità, all’articolo 12, comma 9, del Regolamento DAB, aveva disposto che “In applicazione dell’art. 3, comma 24 della legge 31 luglio 1997, n. 249, per i primi dieci anni di attività gli operatori di rete radiofonici nazionali o locali di cui al presente articolo sono esentati dal pagamento dei diritti amministrativi di cui all’art. 34 del Codice e dei contributi di cui all’art. 35 del Codice.”.

Diritti d’uso DAB dall’11° anno

Il successivo comma 10 del medesimo articolo precisava che “A decorrere dall’undicesimo anno di attività gli operatori di rete radiofonici nazionali e locali di cui al presente articolo provvedono al pagamento dei diritti amministrativi di cui all’art. 34 del Codice, e dei contributi di cui all’art. 35 del Codice, nella misura definita dal Ministero sulla base dei criteri che saranno stabiliti dall’Autorità, anche con riferimento al fatturato degli operatori di rete […]”.

25 diritti d’uso DAB rilasciati al dicembre 2022

Sulla base dei piani precedenti il recente PNAF-DAB adottato con la delibera n. 286/22/CONS, e ai sensi del Regolamento DAB, come comunicato dal MIMIT con la nota del 2 dicembre 2022, “ad oggi è stato rilasciato da questo Ministero un numero esiguo di diritti d’uso temporanei per il DAB (circa n. 25)”.

Definizione procedura per network provider nazionali

A seguito invece della pubblicazione del PNAF-DAB in data 4 agosto 2022, per quanto riguarda il comparto radiofonico nazionale, il Ministero aveva provveduto all’associazione delle nuove reti nazionali pianificate dall’Autorità agli operatori di rete nazionale titolari dell’autorizzazione generale e del diritto d’uso (conversione/adeguamento dei diritti d’uso).

Tre reti per tre diritti d’uso

Perciò aveva adottato il provvedimento del 20 settembre 2022 relativo alla Rete nazionale n. 2 a DAB Italia; il provvedimento del 18 novembre 2022 relativo alla Rete nazionale n. 3 a Eurodab; il provvedimento del 10 gennaio 2023 relativo alla Rete nazionale n. 1 alla RAI.

Sub judice

Provvedimenti, questi ultimi due, finiti però sub judice ed oggetto – per conseguenza dei provvedimenti giurisdizionali – di una nuova procedura.

Beauty contest

Questa volta competitiva e attualmente in corso di  adozione da parte del Ministero.

Consorzi locali in attesa di diritti d’uso DAB+

Con riguardo alla radiodiffusione sonora in ambito locale, il Ministero ha in corso le procedure di attribuzione dei diritti d’uso DAB, che si auspica siano concluse entro il corrente anno (anche se vi sono perplessità a riguardo, tenuto conto che molti bacini saranno oggetto di beauty contest).

Obiettivi della delibera n. 65/23/CONS

Sulla scorta di tali considerazioni, Agcom, attraverso la delibera n. 65/23/CONS, aveva ritenuto pertanto necessario, alla luce di quanto premesso, di procedere comunque all’avvio delle attività finalizzate alla definizione dei criteri per la determinazione dei diritti amministrativi e dei contributi per il rilascio dei diritti di uso dello spettro radio dovuti dagli operatori di rete radiofonici nazionali e locali. (M.R. per NL)

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